San Marino. Riciclaggio e false fatture: soldi sul titano fino all’arresto del nipote di Previti

guardia-di-finanza-1Un fiume di denaro che percor-re le vie telematiche delle banche austriache, di Francoforte, di San Marino e dell’Italia (Orvieto, Roma, Civitavecchia, Napoli ed Emilia Romagna).

Movimenti di denaro ricostruiti dalla Guardia di Finanza e che hanno portato agli arresti domiciliari leonardo Covarelli, Dino De Megni, Cristina lo Sole, Umberto Flesca Previti, Luca Pomponi e Antonio Aceti nell’ambito di un’indagine per riciclaggio di denaro, false fatture e reimpiego di soldi di provenienza illecita.

Denaro utilizzato per il tentato acquisto della clinica napoletana Ruesch (quote per 250mila euro) e proveniente dal fallimento della San Pio sas, società romana che operava nel settore alberghiero (fallimento da 108 milioni di euro).

L’indagine “ha avuto riguardo ad un gruppo di soggetti, gli odierni indagati, che si sono resi autori – scrive il giudice Amelia Primavera nell’ordinanza riportata dal sito web del Giornale dell’umbria – di una serie di operazioni di riciclaggio di denaro illecitamente accumulato”. un’indagine “fruttuosa” e “gratificata dalla incansapevole collaborazione degli indagati, i quali non hanno adottato astuzie comunicative durante i loro contatti telefonici” consentendo agli investigatori di ricostruire i passaggi di denaro.

Come nel caso dei “250mila euro utilizzati in data 4 novembre del 2008 per il tramite della figlia Lo Sole Cristina – si legge nell’ordinanza – per acquisire le quote di partecipazione al capitale sociale della Casa di cura C. G. Ruesch spa attraverso la società Partenope” oppure per i “2.960.000 euro impiegati per finanziare società operanti nel settore immobiliare quali la New Glen srl e la iniziativa 2003 ovvero per sovvenzionare personalmente Covarelli”.

La ”Iniziativa 2003” è la società che rilevò dalla Mas il pacchetto societario del Pisa Calcio per 5 milioni di euro. Secondo la procura napoletana i “capitali rimpatriati da lo Sole lucio dall’Austria vedono interessate, tra gli altri, società riconducibili al Covarelli Leonardo”.

In particolare Lo Sole (poi deceduto) “ha finanziato personalmente la società New Glen srl attraverso l’emissione di assegni circolari”: uno da 510mila euro, 5 da 50mila euro e 4 da 20mila euro.

Assegni rigirati in 9 tranche da 20mila euro, uno da 180mila, 3 da 50mila e uno da 30mila. Nel corso dell’indagine, però, non “è emersa nessuna documentazione, né quindi alcuna ragione economica e finanziaria plausibile che inerisca e giustifichi l’emissione dei citati titoli di credito” si legge nell’ordinanza di arresto del giudice Amelia Primavera. (…)