Quattro patteggiamenti e due rinvii a giudizio. Si è conclusa così l’interminabile udienza preliminare per cui nel dicembre del 2020 il pubblico ministero Luca Bertuzzi aveva chiesto il rinvio a giudizio per sei persone accusate di riciclaggio. A scegliere la strada del processo il principale indagato Franco Botteghi, 64 anni. contabile riminese residente a San Marino (difeso dall’avvocato Alvaro Rinaldi) ed il cittadino svizzero Bruno Angelo Buhler, 69 anni, residente a Ginevra. Sono invece usciti di scena dopo aver concordato la pena ad un anno e 10 mesi uno dei principali collaboratori di Botteghi all’epoca dei fatti, il sammarinese Marco Ferrarini, 42 anni (difeso dall’avvocato Luca Greco) i gioiellieri ferraresi Paolo Iacomelli, 65 anni e la moglie Laura Vitali sua coetanea e Walther Fabbri bolognese di 71 anni, residente in Thailandia titolare di una società con sede all’estero che con il mediatore elvetico avrebbe collaborato con gli altri nel movimentare sei milioni di euro tra il 2008 e il 2012. I coniugi e Fabbri sono difesi di fiducia dall’avvocato Alessandra Altavilla del Foro di Bologna.
Botteghi e Buhler compariranno davanti al tribunale collegiale di Rimini il prossimo settembre. Il Gup Manuel Bianchi ha anche disposto la revoca del sequestro preventivo delle case e dei terreni di proprietà degli imputati che hanno patteggiato. (…) Corriere Romagna
