San Marino, “Riconoscere le Emozioni”: un evento contro la violenza sulle donne

La Commissione per le Pari Opportunità (CPO) ha acceso i riflettori sulla lotta alla violenza di genere con l’evento “riconoscere le emozioni. c’era una volta barbablù, un uomo che avrebbe potuto amare le donne”. Presentato nella Giornata Internazionale della Donna, l’appuntamento è frutto della sinergia tra la Cooperativa 3 Arrows, l’artista Martina Conti, la Galleria Nazionale e gli Istituti Culturali. Un momento di riflessione e creatività per dire basta agli abusi, con i giovani al centro del messaggio.
Un laboratorio che parla al corpo
Cuore dell’evento è “Slow Motion Emotions”, il progetto curato da Martina Conti, che ha trasformato il tema della violenza in un’esperienza viva. Attraverso teatro danza e arti visive, 180 studenti delle Scuole Medie e 22 del Centro di Formazione Professionale hanno esplorato emozioni come gioia, rabbia e dolore. Muovendosi e ascoltando il proprio corpo, i ragazzi hanno creato foto e video che raccontano la loro visione, unendo espressività e consapevolezza in un percorso iniziato il 25 novembre 2024, per la V Edizione del Concorso “Barbablù”.
Giovani contro la violenza
L’iniziativa, che coinvolge 13 classi sammarinesi, si chiuderà ad aprile con la premiazione dei lavori migliori. “Non è solo un concorso, ma un modo per insegnare ai ragazzi a vedere e fermare la violenza”, ha spiegato Patrizia Pellandra, Vice Coordinatrice della CPO, mostrando al pubblico i frutti del laboratorio: immagini e clip che catturano il percorso emotivo degli studenti. Durante la serata, Conti ha guidato i presenti in un’attività pratica, dimostrando come il movimento possa rivelare ciò che le parole spesso nascondono.
Un impegno che cresce
Nancy Martinazzo, Coordinatrice della CPO, ha ribadito la missione del gruppo: “Contrastare discriminazioni e violenze passa dai giovani. Vogliamo che imparino a leggere i segnali e a costruire una parità vera”. La Galleria Nazionale ha fatto da ponte tra arte e impegno sociale, dando vita a un progetto che usa la creatività come arma di cambiamento. Con una sala piena e un messaggio forte, San Marino si conferma in prima linea per un futuro senza violenza.