L’emergenza Covid-19 non deve essere il pretesto per non fare le cose che permetteranno al Paese di proiettarsi verso il futuro. Concetto questo che sembra essere ben chiaro al segretario al Territorio Stefano Canti che nel suo intervento in comma comunicazioni ha spiegato nel dettaglio come sul progetto legato alla San Marino bio anziché fare passi indietro, si sono fatti molti passi avanti.
“Approfitto di questo comma comunicazioni – ha esordito il Segretario Canti – per parlare di biologico. Vorrei partire dalla revoca del contratto che era stato fatto su San Marino Bio. Perché è stato revocato? Sulla scia dell’emergenza sanitaria è stato dato mandato di verificare se c’erano le possibilità di rinunciare alle spese correnti nell’arco del 2020. Ho fatto una verifica e ragionato in questo modo. Nei miei capitoli di bilancio ho un milione e 170mila euro di fondi per l’agricoltura: non ho tolto nessun contributo a questo settore. Ci sono 150mila euro nell’ambito del progetto biologico, e non ho tolto un soldo. Ho rinunciato al contratto di consulenza con Algenia perché si vuole puntare sulle risorse e il personale interno: togliere questa consulenza non vuole dire rinunciare al progetto San Marino Bio. Non mi pare di avere bloccato tale progetto, come è stato affermato sulla stampa da Rf e dal Segretario che mi ha preceduto. Ho già più volte convocato la Commissione risorse ambientali ed agricole e con loro stiamo costruendo un progetto innovativo che può sviluppare ulteriormente il settore dell’agricoltura. Stiamo ragionando su come destinare la restante somma”. Infine il Segretario Canti ha toccato un tema che evidentemente sta molto a cuore a chi lavora sul campo. Era stato il titolare di una delle aziende che porta avanti il progetto del biologico, Pino Guidi, ad affermare a gran voce la necessità, anzi l’urgenza di ottenere un riconoscimento dei prodotti biologici sammarinesi a livello internazionale. Un risultato che pare proprio in procinto di arrivare. Così il Segretario Canti in Consiglio Grande e Generale: “Sto portando avanti la decisione assunta dalla Comunità Europea e dal comitato di cooperazione che ci dà l’opportunità di non essere più considerati come stato terzo ma come stato membro per quanto riguarda l’etichettatura dei prodotti biologici”. Una notizia che fa ben sperare. Frattanto era stato Pino Guidi a proporre come segnale forte lo stop della vendita in territorio dei pesticidi. Si tratterebbe di un ulteriore passo avanti e di una conquista, ora che si parla tanto di tutela della salute, per tutti i cittadini sammarinesi.
Repubblica Sm