• Screenshot
  • San Marino. RICORDANDO IL VEGLIONE DEGLI STUDENTI …E NON SOLO … il ricordo di Paolo Forcellini (Lo Stradone)

    Finite le feste natalizie, che l’Epifania tutte si porta via, tanti anni fa iniziava la stagione dei veglioni. Dopo quello di Fine Anno, a cavallo fra il vecchio e il nuovo, il primo veglione ad “aprire le danze” era quello degli Studenti, organizzato dall’allora Associazione Studentesca Sammarinese. Si teneva il primo sabato dopo la riapertura delle scuole dalle vacanze natalizie.

    Questo veglione è rimasto nei cuori di tanti sammarinesi e di tutti gli ex studenti che hanno frequentato il Ginnasio-Liceo Sammarinese negli anni ’50 e ’60. In quel periodo, il veglione si svolgeva al Teatro Titano di Città, ma negli anni successivi, fino alla sua “fine”, venne trasferito nei saloni del Kursaal: una sede certamente più lussuosa e capiente, ma meno accogliente e aggregante.

    Il veglione degli studenti era uno degli eventi più mondani dell’Emilia-Romagna e particolarmente atteso, specialmente dalle giovani studentesse. Per molte di loro rappresentava l’occasione per il debutto ufficiale in società. Per gli uomini era obbligatorio l’abito scuro o, preferibilmente, lo smoking, amato in particolar modo dai genitori degli studenti. Le signore, invece, si sfidavano nello sfoggiare abiti da sera elegantissimi, provenienti dalle migliori sartorie della regione. Questi abiti, confezionati appositamente per l’occasione, non avevano nulla da invidiare a quelli indossati dalle più famose modelle.

    Anche le orchestre contribuivano al prestigio dell’evento. Nomi celebri come Casadei, Fenati, Prati e Fred Buscaglione accettavano volentieri di esibirsi a San Marino, attratti dalla notorietà e dalla considerazione che il veglione aveva acquisito nel tempo in tutta la regione.

    Con il passare degli anni, però, i tempi cambiarono. Gli spifferi del Sessantotto si fecero sentire anche a San Marino, seppur in modo lieve, e il veglione non riuscì più a interessare le nuove generazioni, più coinvolte nella politica che nelle gioie della loro età. Così, la “stagione” del veglione degli studenti, insieme a quella di molti altri eventi simili, terminò bruscamente.

    Oggi di quegli anni resta solo un lieto ricordo, intriso di nostalgia da parte di una generazione che, ripensando a quelle serate di allegria, rivede e rivive la propria gioventù ormai perduta.

    LO STRADONE – Paolo Forcellini