L’inflazione rallenta, ma continua a crescere. Il carrello della spesa è sempre più caro. Molte famiglie non ce la fanno più. Nasce da queste considerazioni il decreto per l’attivazione delle tariffe sociali, approvato e ratificato dal Consiglio ormai qualche mese fa per dare un aiuto concreto alle famiglie più bisognose. Purtroppo, finora, non ha dato i risultati attesi e insiti nelle sue potenzialità. Per questo il Segretario di Stato al Lavoro Alessandro Bevitori ha deciso un rilancio mediatico proprio per raggiungere quelle fasce di popolazione che forse hanno più difficoltà anche a ricevere informazioni.
“La riduzione del 50 per cento sulle bollette di acqua, luce e gas, crediamo sia un aiuto significativo” ha detto nel corso di una conferenza stampa a tale scopo convocata. Accanto a lui, il direttore AASS Raoul Chiaruzzi e il funzionario Andrea Mina.
Spiegate anche le modalità di richiesta, che prevedono la compilazione di una modulistica già presente sul sito internet dell’Azienda nella sezione tariffe. Il modulo, completato con tutti i dati richiesti può essere inviato via mail, spedito tramite raccomandata o consegnato personalmente all’ufficio AASS. Chi avesse tNotice e la posta certificata, avrà un percorso ancora più celere. Ma è stata posta grande attenzione a chi non avesse questi strumenti, o semplicemente non li sappia usare. Infatti, è stato allestito un ufficio dedicato dove è possibile ricevere chiarimenti e aiuto per la compilazione della richiesta. La scadenza è fissata al 15 novembre prossimo.
Ne hanno diritto tutte le famiglie con un massimo di 9mila euro di reddito pro-capite e hanno avuto un atteggiamento proattivo nei confronti del lavoro. In sostanza non devono aver rifiutato offerte di lavoro nell’anno in corso. L’AASS provvederà a fare tutte le necessarie verifiche. Il beneficio avrà validità per tutto il corso del 2026, dopo di che verrà aperto un nuovo bando per l’anno successivo, con le stesse modalità e con la stessa verifica sulla sussistenza dei requisiti richiesti. In pratica, il decreto non è stato concepito come una misura straordinaria, ma come strumento di aiuto finanziario concreto, duraturo e reale per i ceti meno abbienti.
“Le tariffe che verranno applicate, che saranno fisse e non soggette alle fluttuazioni del mercato, garantiscono una significativa riduzione del del costo di servizi essenziali” ha chiosato l’ingegnere Chiaruzzi. “Il costo delle bollette in generale – ha aggiunto il Segretario Bevitori – è già molto competitivo rispetto all’esterno e tutte le famiglie possono pianificare la spesa delle loro utenze”.
Infine, Andrea Mina ha specificato che tutte le associazioni datoriali e i sindacati sono a disposizione degli utenti per qualsiasi informazione e per la compilazione della modulistica.