San Marino. Riemerge il vecchio vizio di Ap: Rf e Libera, anziché difendere il loro Stato, “cavalcano” l’attacco straniero contro il sistema finanziario sammarinese … di Enrico Lazzari

Mi sembra di essere tornato indietro di 20 anni, quando i “finanzieri” dell’allora Ministro italiano alle Finanze, Vincenzo Visco, avevano stretto una sorta di assedio attorno alla Repubblica di San Marino e sul Titano in tanti si tifava per lui. O quando il Pm forlivese Fabio Di Vizio -si dice- riusciva ad acquisire informazioni riservate direttamente in Repubblica per portare avanti l’inchiesta che è costata un paio di miliardi di euro a Cassa di Risparmio, per rivelarsi poi mal fatta al punto da indurre il Tribunale romagnolo a rimettere tutto in istruttoria…

Accade nuovamente oggi… Ma dove è finito quell’orgoglio sammarinese, quella sammarinesità capace di stringere l’intera comunità in un unico esercito da schierare contro la minaccia esterna, contro il -chiamiamolo- invasore? Sacrificata sull’altare dell’interesse di bottega. Accade di nuovo e, se un tempo “maestra” in ciò era Alleanza Popolare, oggi il “vecchio vizio” sembra aver contagiato -oltre che i nipotini di Ap (Repubblica Futura per intenderci) anche il resto delle opposizioni.

Ma che succede oggi? I presidenti delle autorità europee di vigilanza su banche, mercati finanziari e assicurazioni si sono “armati di carta e penna” per denunciare come -secondo loro- stringere rapporti più stretti con il Principato di Monaco, Andorra e San Marino in materie bancarie e finanziarie rappresenti un innalzamento dei rischi di riciclaggio di denaro sporco. Un allarme che rigetta il Titano nel passato e che, oggi, almeno alla luce dell’evoluzione normativa che ha ridisegnato il settore e potenziato gli organismi di vigilanza, nonchè del sempre più serrato scambio di informazioni fra Titano e resto d’Europa, appare pretestuoso.

Certo, rischio di riciclaggio c’è sempre, ma questo allarme appare infondato, se non altro perchè il sistema di alcuni Paesi Ue (ad esempio Austria) appare ben meno trasparente di quello sammarinese. Ma tant’è… 

Fondato o farlocco che questo allarme sia, il tema è un altro: la tutela di San Marino e della sua immagine, priorità imprescindibile di ogni forza politica sammarinese seria che, pubblicamente, dovrebbe sempre compattarsi contro “l’invasore” e ogni “esercito” che possa minacciare il Titano o la sua immagine internazionale.

Ogni “aiuto” straniero nella lotta al governo e alla maggioranza sembra ricevere la “benedizione” di RF e, in questo caso, anche di Libera. Poco importa -evidentemente- che lo stesso attacco rappresenti una sorta di bomba atomica sganciata sui cieli sammarinesi. Poco importa se il danno per San Marino, per lo Stato e quindi per la sua comunità, è ingente: l’importante è che il “Re” abdichi, così da rilevarlo sul più alto trono del potere. E che importa se il “regno” è diventato, nel frattempo, un ammasso di macerie? Il potere è potere!

Il passato non sembra insegnare nulla? “Cavalcando” tutti gli attacchi “stranieri”, anni fa, Ap riuscì a conquistare quel trono. I risultati, però, sono oggi sotto gli occhi di tutti. Trovando “sponde” e “tifosi” all’interno della Repubblica, sono crollati uno ad uno -oltre ai “regnanti” dell’epoca- i più importanti capisaldi economici dell’economia sammarinese, fino ad arrivare al milionario debito pubblico attuale visto che la “nuova” classe dirigente non è stata capace di individuare nuove nicchie economiche in sostituzione di quelle crollate sotto il fuoco “nemico”.

Nei tragici campi nazisti sono passati alla storia i “kapò”. Scellerati traditori della loro gente… Ma, almeno, questi, lo facevano per salvarsi la vita, non per deporre il “re” e conquistare il potere.

Repubblica Futura e Libera imparino la lezione del passato. Perchè questo non si ripeta. L’interesse di San Marino è il valore supremo, da difendere ad ogni costo -talvolta anche contro l’evidenza- di fronte ad ogni attacco straniero. Perchè solo con una San Marino compatta, unita senza se e senza ma nella difesa del Titano e della sua immagine internazionale, si può respingere il nemico e tutelare la millenaria autonomia conquistata e salvaguardata fino ad ora.

Ogni crepa interna -e anche oggi si è evidenziata- è una via che si apre per “l’invasore”; ogni azione non finalizzata a difendere -ad ogni costo- San Marino e a farla apparire un “blocco di marmo” è un tradimento della Nazione e della sua gente.

La politica sammarinese, quindi, si stringa attorno al governo nel respingere fermamente e con decisione l’ennesimo attacco straniero al suo sistema. Per poi, se del caso, internamente, nell’ombra, operare per superare eventuali criticità. Ma solo dopo aver respinto, tutti insieme, il “nemico” di turno.

Enrico Lazzari

Enrico Lazzari