Un cantiere per rifare la segnaletica orizzontale in pieno orario di punta, e il traffico sulla superstrada va in tilt. È successo ieri mattina a San Marino, nella zona di Tavolucci, scatenando la rabbia e le lamentele di decine di automobilisti bloccati in coda. A farsi portavoce del malcontento generale è un cittadino – Gaetano Troina – che ha affidato a Facebook il suo sfogo, puntando il dito contro una pianificazione dei lavori che ha mandato in tilt la viabilità in uno dei momenti più critici della giornata.

Il post, pubblicato poche ore fa da un utente, descrive una scena fin troppo nota a chi percorre quotidianamente le strade del Titano. “Ci risiamo. Mega coda sulla superstrada nel momento più critico per il traffico sammarinese, alle 8:30 del mattino nella centralissima zona Tavolucci“, scrive l’automobilista, sottolineando come l’orario coincidesse con il flusso di chi si reca al lavoro dopo aver accompagnato i figli a scuola.
La frustrazione emerge chiara quando l’autore del post si interroga sulla natura dell’intervento. “Uno si chiede: forse c’era un’emergenza o un lavoro urgente, non rimandabile? No. Devono rifare le strisce pedonali!”, si legge nel messaggio, carico di incredulità. Una critica non all’utilità del lavoro in sé, ma alla sua tempistica, che solleva un interrogativo condiviso da molti altri utenti nei commenti. “Ma come ragiona chi pianifica queste cose??”, è la domanda che chiude lo sfogo, diventata una sorta di cassa di risonanza per il malessere di tanti.
Il post ha infatti rapidamente raccolto consensi e commenti di altri cittadini, che hanno raccontato disagi simili e criticato la scelta di effettuare manutenzioni non urgenti proprio nelle ore di massima affluenza. Un episodio che riaccende il dibattito sulla gestione dei cantieri stradali e sulla necessità di una programmazione più attenta, magari privilegiando le ore notturne o i momenti di minor traffico, per ridurre al minimo l’impatto sulla vita quotidiana di pendolari e residenti. Ancora una volta, i social network si trasformano in una piazza virtuale dove le critiche dei singoli diventano la voce di un’intera comunità.