San Marino. Riflessioni del Partito Socialista sulla questione Accordo di associazione con l’Unione Europea

Le notizie di Andorradifusio.ad, rilanciate da alcuni quotidiani sammarinesi, imperniate sulle dichiarazioni dell’ambasciatore Vicenc Mateu, preoccupano il Partito Socialista di San Marino. Infatti, tutta la questione Accordo con L’U.E. induce a sviluppare alcune riflessioni.

Se è vero ciò che ha affermato Vicenc Mateu, a Radio Nacional, che “Le riserve dell’Italia su San Marino riguardo ai controlli finanziari stanno ostacolando l’accordo di associazione con l’U.E…. –in quanto – l’Italia nel ritenere che i controlli previsti nell’accordo e la regolamentazione del sistema finanziario che si applicherebbe sia ad Andorra che a San Marino, non sarebbero sufficienti a garantirle…” che non si ripetano le situazioni del passato.

Infine Mateu fa un accenno all’ipotesi che ad Andorra non venisse approvato l’accordo tramite referendum.

Il Partito Socialista ritiene che nella trattativa sammarinese siano stati compiuti alcuni errori, Il primo è indubbiamente quello di aver portato avanti il confronto con i rappresentanti dell’U.E. in modo poco trasparente nei confronti dei cittadini sammarinesi, senza che vi fosse un puntuale riferimento dei Governi succedutisi sullo stato di avanzamento dei lavori, e senza aver fatto capire a tutt’oggi quali siano i reali costi e benefici per la nostra Repubblica. Possibile che i sammarinesi debbano essere informati dei problemi esistenti dall’Ambasciatore andorrano? 

Secondo errore: Avviare le trattative con l’U.E., senza prima trovare un nuovo e definitivo equilibrio con la vicina Italia che geograficamente confina con San Marino da ogni punto cardinale. Forse qualcuno ha pensato di poter scavalcare il confronto con l’Italia, ma, per ovvie ragioni, ciò non era e non sarà possibile.

Ultima considerazione: L’Ambasciatore Vicenc Mateu, ha praticamente confermato che Andorra sottoporrà l’accordo con l’U.E. a referendum. Decisione, a nostro avviso sacrosanta, in quanto gli effetti dell’accordo ricadranno principalmente sui cittadini, i quali, democraticamente, avranno la possibilità di scegliere il loro destino. A San Marino l’argomento referendum viene accuratamente evitato, eppure negli organismi internazionali ci si vanta di tutti gli strumenti di controllo e di democrazia diretta, referendum compreso e previsti dalla nostra Carta dei Diritti.

A nostro avviso è giunta l’ora di registrare i parametri di tutta questa vicenda e di coinvolgere appieno la popolazione sammarinese. 

San Marino, 9  Febbraio 2025                                    

L’UFFICIO STAMPA P.S.