San Marino. Riflessioni in merito alle elezioni delle Giunte di Castello e sulle Riforme Istituzionali…Di Alessandro Rossi

Riceviamo e pubblichiamo:
Direttore,
accogliendo l’invito riservatomi, condivido sulle sue pagine alcune riflessioni in merito alle elezioni delle Giunte di Castello e sulle Riforme Istituzionali.
ho apprezzato l’ultimo articolo di Enrico Lazzari sulla elezione delle Giunte di Castello.
In parte riprende alcuni concetti che ho già espresso sulla mia pagina virtuale.
Alessandro Rossi
Vorrei approfondire il tema e fare una proposta che ritengo sensata, oltre ad altre su cui riflettere con calma e raziocinio.
Sono stato tacciato di qualunquismo per aver espresso il mio intento di non andare a votare per queste elezioni amministrative.
In realtà non ho mai votato quando c’è stata una lista unica nel Castello di Acquaviva, perché per principio non amo le liste uniche, non è democrazia, e per risparmiare tempo e soldi allo Stato alla fine di questo intervento farò una proposta.
Chi mi conosce sa bene quanto stimi ed apprezzi la figura istituzionale e politica del Capitano di Castello.
Tant’è vero che prima nel mio movimento Demos, poi con dei miei concittadini di Acquaviva ho espresso la volontà di realizzare liste civiche che si impegnassero su un tema ben preciso.
“I Capitani di Castello membri di diritto del Consiglio Grande e Generale.”
Questo perché ritengo che un Capitano di Castello sia molto più politico di un Segretario di Partito e con il ruolo di Consigliere si premierebbe il ruolo di Capitano di Castello e si incentiverebbe la partecipazione alla competizione elettorale da parte dei Cittadini.
Questa idea fa parte di un più ampio progetto di riforma istituzionale che ho maturato con la mia esperienza e che prevede la divisione delle funzioni del CGG in due camere di 30 Consiglieri ciascuna.
Da una parte i Capitani di Castello, i rappresentanti de Cittadini esteri , i Segretari di Stato e i cittadini che si sono distinti maggiormente con le loro azioni concrete (scelti precedenti 10 Capitai Reggenti) che comporrebbero la Camera Alta, con compiti di valutare i progetti e le scelte di ampio respiro, in seduta  congiunta con la Camera Bassa, come: le riforme istituzionali, le leggi costituzionali e qualificate e naturalmente le istanze di arengo) dall’altra una camera bassa composta da 30 Consiglieri eletti come oggi che lo diventerebbero per professione.
La mia idea contempla anche un Congresso di Stato diretto da due Coordinatori che scelgono loro i Congressisti e che hanno la responsabilità diretta dell’esecutivo.
Ipotizzo anche un elezione diretta dei due Coordinatori in modo da definire una reale separazione fra esecutivo e legislativo.
Naturalmente queste idee sono suggestioni, visioni, da affinare con una azione competente e concreta, che certamente non posso esprimere, altresì potrei dilungarmi per molte pagine a dettagliare le ragioni di questa visione che disegnerebbero, a mio avviso, una politica in grado di uscire dagli stantii schemi odierni.
Questa visione parte da un presupposto semplice, un piccolo paese. non più ignoto agli altri. non si può dividere ed essere potenziale ostaggio di poteri esterni, ma deve svolgere una politica in grado di esprimere unità sui grandi temi, in primis la difesa della nostra identità.
Per questo chi sta vicino ai cittadini residenti, chi sta vicino ai cittadini residenti all’estero, le migliori risorse del Paese dovrebbero partecipare attivamente alle scelte politiche di ampio respiro.
Mi scuso se mi sono dilungato, visto che il tema di questo articolo è l’elezione delle Giunte di Castello Era necessario per provare a far comprendere una visione di politica differente.
Riguardo alle elezioni delle giunte, ritengo che, pur ringraziando l’impegno dei candidati, la lista unica sia la morte della democrazia.
Quindi la Reggenza  potrebbe emanare un decreto urgente per prorogare di 15 giorni il termine ultimo per la presentazione di altre liste nei Castelli.
E passati questi se in alcuni Castelli non si formassero almeno due liste, proclamare in toto il Capitano e la giunta con tutti i Candidati che si sono presentati.
Se questi dovessero eccedere il limite dei membri di giunta per il Castello si derogherà a questo limite premiando tutti coloro che si sono impegnati.
In questo modo di fatto l’elezione avverrebbe per silenzio assenso risparmiando danaro pubblico. Premiando chi nonostante le scarse gratificazioni ha deciso di impegnarsi.
I miei concittadini di Acquaviva lo sanno, sono disposto ad impegnarmi, per valorizzare il ruolo delle giunte e per portare avanti la battaglia:
“I Capitani di Castello membri di diritto del Consiglio Grande e Generale.”
Se si trova un Capitano alternativo e dei Candidati per la Giunta, io ci sono!
Grazie per lo spazio riservatomi.

Ing. Alessandro Rossi