Con soddisfazione devo constatare che il problema della riforma della procedura penale sammarinese è al centro del dibattito, con diversi ed autorevoli interventi esposti puntualmente ed appassionatamente dal quotidiano Tribuna.
Intervengo in questo dibattito per ricordare che più volte e nel rispetto di differenti ruoli che ho avuto l’onore di ricoprire nella mia carriera politica e professionale ho avanzato proposte, proprio per il rinnovo della vetusta procedura penale della nostra Repubblica.
Ecco l’elenco dei miei interventi:
1) nel 1991, quando ebbi occasione di ricoprire ad interim il ruolo di Segretario di Stato alla Giustizia presentai in prima lettura il progetto del nuovo codice di procedura penale, redatto – su incarico del governo – dal Prof. Nobili: il progetto introduceva il rito accusatorio, con netta distinzione istituzionale della figura del Procuratore del Fisco e del giudicante. Il progetto fu arenato dal mio successore nell’incarico al dicastero giustizia in una commissione appositamente costituita;
2) negli anni successivi, quale segretario scientifico dell’Istituto Giuridico ed in attesa di un nuovo disegno di legge basato sul rito accusatorio, presentai un progetto di testo unico delle disposizioni processuali vigenti, con aggiunte a tutela dei diritti degli imputati e delle parti lese, e con l’introduzione di rito abbreviato ed immediato: questo progetto venne inviato ai Segretari di Stato alla Giustizia che avevano ricoperto tale incarico fra il 2000 e 2008, ma è stato sempre e volutamente ignorato;
3) sono più volte intervenuto nel dibattito politico per sostenere la netta distinzione ed autonomia della fase istruttoria rispetto a quella decidente, ma anche questa proposta è sempre caduta nel vuoto;
4) nel 2007 ho collaborato con il Prof. Giostra e Prof. Brunelli, incaricati dall’allora Segretario di Stato Foschi, per il progetto di un nuovo codice di procedura penale: fu presentata alla scadenza del mandato del Segretario Foschi una proposta di legge quadro, estremamente innovativa e di grande interesse, anch’essa tuttavia ignorata.
5) quando, innanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ho sostenuto, come avvocato, che il codice sammarinese di procedura penale dimostrava tutta la sua vetustà (lo definii medioevale) fui tacciato da un autorevole Segretario di Stato di essere un nemico, denigratore della nostra Repubblica e delle sue istituzioni;
Spero che l’attuale dibattito, anche se tardivo rispetto alle proposte da tempo presentate, possa portare e risultati concreti e celeri. Perché, se non viene adottato un codice moderno, anche le importanti riforme apportate al codice penale in materia di trasparenza e lotta alla criminalità rischiano di essere applicate in maniera distorta.
A mio avviso era necessario in primo luogo approvare il nuovo rito accusatorio e successivamente introdurre le nuove normative penali. Ma … non è mai troppo tardi!
Avv. Alvaro Selva