RIFORMA FISCALE. SMAC, UNAS: “INDEROGABILE AVERE POS ‘NEUTRI’”
ARTIGIANI SOLLECITANO GOVERNO: “INSTALLARLI, MA SENZA SCONTI”
“Una legge per essere rispettata deve poter essere rispettabile”. A pochi mesi dall’approvazione della riforma tributaria che entro l’anno rende obbligatoria la SMaC per tutti gli esercenti, UNAS, Unione Nazionale Artigiani Sammarinesi, interviene per favorire l’applicabilità delle norme, in modo da evitare confusione nello svolgimento quotidiano delle attività degli operatori.
“La SMaC- scrive infatti UNAS- è e deve continuare a essere uno strumento virtuoso per la crescita economica e non una barriera al rapporto tra esercente e cliente”.
Per questo motivo, già prima di rendere obbligatoria la SMaC, nella fase transitoria attuale, “è inderogabile, fondamentale e logico – ritengono gli Artigiani – offrire a tutti gli esercenti la possibilità di avere dei POS SMaC neutri”, ovvero POS utili per certificare sia i ricavi dei titolari, sia le spese deducibili per gli acquirenti, ma, allo stesso tempo, che non prevedano scontistica e quindi costi di ricarica agli operatori.
In parallelo, il rilascio di una fattura dovrebbe essere sufficiente a non prevedere l’obbligatorietà della “strisciata” della SMaC card. In definitiva, ribadisce il segretario dell’associazione, Pio Ugolini, “solo quando sarà possibile l’uso ‘passivo’ della SMaC e lo si sarà testato e sarà esteso a tutti gli operatori, le leggi potranno renderlo obbligatorio”.
Del resto, avere un “borsellino elettronico sammarinese”, certificatore dei ricavi e delle spese, ma privo di sconti, non richiederebbe soluzioni tecniche rivoluzionarie, rispetto a quello che è già a disposizione. L’associazione presieduta da Loretta Menicucci ribadisce infatti la proposta fatta prima dell’entrata in vigore della legge: la provvisoria creazione di una undicesima categoria di sconto per la SMaC, che sia pari a zero euro, in cui lo Stato e gli esercenti non carichino nulla e sia impedito l’utilizzo dei crediti presenti nella carta. In questo modo, assicura UNAS, tantissimi operatori in attesa di questo entreranno nel circuito SMaC ai fini della certificazione.
Dunque, data la mancanza dei POS SMaC neutri, UNAS chiede che fino la fine dell’anno valga quanto già previsto nella fase transitoria. Diversamente per il 2015, finalizzato a valutare l’evoluzione del sistema sui dati e non sule ipotesi, l’associazione propone di pensare “all’obbligo del possesso di un POS SMaC passivo, valido ai fini della certificazione dei costi per i consumatori”, ma per lo scopo della verifica fiscale dei ricavi dell’esercente “sia mantenuto l’obbligo della trasmissione mensile dei corrispettivi a privato”.
San Marino, 30 Aprile 2014