San Marino. Riforma IGR, il confronto entra nella fase finale. Governo e sindacati verso l’intesa dopo settimane di tensione … di Marco Severini.

Dopo un mese di confronti serrati, scioperi e dichiarazioni al vetriolo, la trattativa tra Governo e sindacati sulla riforma dell’IGR sembra arrivare al traguardo. Ieri mattina, a Palazzo Begni, si è svolto un nuovo incontro tecnico che ha sancito un passo avanti decisivo dove le parti hanno condiviso le tabelle fiscali aggiornate e i relativi effetti delle ritenute in rapporto alla spesa SMAC e alle detrazioni fiscali. Un risultato che, al netto delle differenze di vedute, segna la fine di una fase di scontro e l’inizio di un equilibrio politico e sociale più costruttivo.

Il direttore del Dipartimento Finanze dott.ssa Ida Valli

La riforma dell’IGR, annunciata a metà ottobre dal Segretario alle Finanze Marco Gatti, aveva subito acceso la miccia del conflitto sociale. Le tre sigle confederali, CSdL, CDLS e USL, avevano bocciato senza mezzi termini la prima bozza, giudicandola “iniqua” per la disparità di trattamento tra residenti e frontalieri e per gli effetti negativi su lavoratori e pensionati.
Ne seguirono due scioperi generali e diversi sit-in di protesta davanti alle sedi dei partiti, in un clima teso che lasciava presagire una lunga stagione di attriti.

Poi, qualcosa è cambiato. Il Governo ha aperto alla mediazione e, nel giro di pochi giorni, ha accettato di riscrivere parte del testo accogliendo alcuni punti chiave delle proposte sindacali. Fra questi: la proporzionalità della quota SMAC (cioè la possibilità di detrazioni crescenti in base al reddito), l’equiparazione di trattamento tra residenti e frontalieri, e l’ampliamento delle spese detraibili, incluse utenze e assicurazioni RC auto.

Il 13 ottobre la maggioranza ha consegnato ai sindacati le prime ipotesi di emendamento. L’“Attivo dei Quadri” delle tre confederazioni, riunitosi il 23 ottobre, ha parlato di “cauto ottimismo”: il muro di diffidenza si era incrinato. L’incontro di oggi ha confermato la tendenza al dialogo, con le parti che hanno definito gli aspetti tecnici rimasti in sospeso.

Il Governo si è impegnato a redigere entro oggi gli emendamenti concordati, che saranno condivisi con le forze sociali e la maggioranza.

Dopodiché, mercoledì, i tre Segretari Generali li illustreranno all’Attivo dei Quadri per la ratifica definitiva. È questo l’ultimo passaggio prima della trasmissione al Consiglio Grande e Generale, dove la riforma approderà in seconda lettura nel fine settimana.

Il principio su cui si fonda il nuovo testo è chiaro: proporzionalità e equità.
Niente più differenze di trattamento tra chi risiede a San Marino e chi lavora nel Paese ma vive oltre confine. Le detrazioni saranno legate alla spesa effettiva sostenuta tramite la carta SMAC, eliminando ogni disparità territoriale.
Un meccanismo che, secondo i tecnici del Dipartimento Finanze, dovrebbe rendere il sistema più progressivo e trasparente, favorendo il gettito senza penalizzare le fasce medio-basse.

“Siamo riusciti a trovare un buon punto di incontro tra esigenze diverse,” ha dichiarato il Segretario alle Finanze Marco Gatti, al termine del vertice. “Il clima è stato costruttivo e credo che la maggioranza non verrà meno nel sostenere queste proposte in Consiglio.”
Un tono decisamente diverso da quello di inizio mese, quando lo stesso Gatti aveva parlato di “strumentalizzazioni” e di “pressioni improprie”.

L’incontro politico con la maggioranza, previsto per domani, dovrebbe sancire l’ultimo via libera. Subito dopo, la riforma approderà in Aula, dove potrà essere emendata solo con la firma di almeno 39 consiglieri. Parallelamente, il Governo ha già pianificato una serie di incontri con le associazioni di categoria e le forze economiche per illustrare i contenuti della riforma e raccogliere eventuali osservazioni.

La partita dell’IGR è diventata, di fatto, un banco di prova per la tenuta del Governo e per la capacità delle parti sociali di trovare un equilibrio dopo mesi di scontri.
L’esito di questi giorni determinerà non solo la struttura fiscale dei prossimi anni, ma anche il clima politico in vista del 2026.

Oggi, finalmente, il dialogo ha prevalso sul muro contro muro e non è un dettaglio da poco.

Marco Severinidirettore GiornaleSM