Le funzioni di “assistenza” alla Reggenza restano immutate.
Lo prevede la riforma della Pubblica amministrazione, ma in realtà si tratta di un cambio di nome. Come già emerso e come ricordato in questi giorni in un servizio della San Marino RTV, la riforma Pa decreterà la fine dei “Donzelli”, solo nel nome, però, non come figura che continuerà a esistere e operare, però con una nuova classificazione, quella di “operatori servizi istituzionali”. Il cambio è stato introdotto con il decreto delegato di riforma della Pa che vedrà gli “assistenti” della Reggenza chiamati a rispondere ad un diverso nome.
Un cambio che piace poco, ma che si scontra con i nuovi profili di ruolo che mandano definitivamente in pensione il vecchio mansionario.
I compiti restano comunque quelli dell’assistenza e accompagnamento dei Capi di Stato, ausilio e supporto agli organi istituzionali, con particolare riferimento alle loro riunioni ed alle Cerimonie dello Stato, capacità di svolgere funzioni di autista, curando anche la custodia e l’ordinaria manutenzione degli autoveicoli in dotazione.
“Ai neo operatori dei servizi istituzionali – spiega ad esempio il servizio di Sara Bucci a RTV – si chiede soprattutto rispetto, puntualità, conoscenza del protocollo. L’unica libertà che i diretti inte-essati si prendono ha il sapore di una scommessa: troppo lungo il nuovo appellativo, destinato a rimanere scritto nell’allegato del decreto. Dentro Palazzo continueranno ad essere chiamati donzelli: un po’ per tradizione, un po’ per comodità”. La Serenissima