Riceviamo e pubblichiamo
Buongiorno Direttore,
ho avuto, purtroppo, l’opportunità di vedere la bozza di documento (…‘riservato e confidenziale’ ma, come sempre – già divulgato ampiamente ed in mano a tanti.…) contenente le ultime proposte elaborate dal Governo (ovvero da chi è stato incaricato per questo scopo) che dovrebbero costituire la ’base di lavoro’ della tanto agognata e sempre rinviata (…da vari anni –data la sicura ‘impopolarità’ che comunque la accompagnerebbe) riforma Previdenziale.
Nelle premesse si legge che i contenuti del documento sono una ‘traccia di possibile riforma’ e che i punti saranno quindi comunque discussi e sviluppati coi Sindacati, prima di giungere, infine, ad un testo da condividere (?) che darà poi concretezza, in tempi brevi, alla riforma. E’ indiscutibile che una riforma di tale portata rischia di avere un ENORME IMPATTO nella vita e nel futuro di TUTTI noi cittadini (giovani e meno giovani) ed essa dovrebbe quindi necessariamente contenere, almeno in teoria, una EQUA e PONDERATA serie di interventi GIUSTI e ‘strutturali’ per mirare a rendere il ns. Sistema pensionistico ‘sostenibile’ nel tempo… ma contestualmente renderlo in grado di riconoscere, al termine della vita lavorativa, un reddito pensionistico ‘decoroso e sufficiente’ alle persone per poter vivere – tenendo pure conto (come sarebbe ‘doveroso e giusto’) anche della EFFETTIVA CONTRIBUZIONE apportata dai singoli lavoratori alle Casse dello Stato durante la propria vita lavorativa (concetto questo, purtroppo oggi già mortificato e snaturato dall’attuale sistema – che a S. Marino prevede comunque l’appiattimento su un ‘tetto’ massimo alla pensione ISS (per tutti), ignorando così i ben più alti accantonamento apportati in realtà, in molti casi (…ma ‘inutilmente’) da quei lavoratori che hanno fruito nel tempo di stipendi medio-alti, ma che arrivando poi alla pensione, non vedranno per loro alcun maggiore beneficio economico.
Non nascondo che resto veramente sbigottito (in senso negativo) dai contenuti del suddetto documento, e da certe ‘stravaganti’ INIQUE PROPOSTE ed INDICAZIONI (manco a dirlo ‘penalizzanti’….se non ‘vessatorie’ (per tutti) – che risultano degne, per i meccanismi e soprattutto per certe ‘percentuali’ indicate – dei peggiori….REGIMI TOTALITARI conosciuti (…e meno male che ci vantiamo di essere….l’antica ‘terra della Libertà’….SI, la libertà di esser costretti a pagare sempre di più….per avere….‘sempre di meno’…). L’unica (triste) considerazione che si desume con certezza leggendo il documento, è che purtroppo, ancora una volta, domina la mancanza di idee innovative, ed emerge, viceversa, come si punti ancora SOLO ed esclusivamente ad un sempre maggior ‘DISIMPEGNO’ economico da parte DELLO STATO, e ad attuare nuovi incisivi ‘TAGLI’ ALLE PRESTAZIONI – con la solita puntuale riproposizione (… già vista qui troppe volte, negli ultimi anni) dell’ulteriore AUMENTO del (cosiddetto) ‘CONTRIBUTO di SOLIDARIETA’ (ovvero di una TASSA con questo ‘nome’ già sulla schiena dei pensionati…). I Pensionati infatti (categoria già ‘debole’ di suo) ancora una volta sarebbero chiamati a fare ULTERIORI SACRIFICI : in particolare, fa poi davvero INORRIDIRE leggere che si ipotizzano ben 12 scaglioni di ‘redditi’ pensionistici crescenti, da prendere in considerazione – che verrebbero ‘colpiti’ ed abbattuti (con percentuali progressive crescenti di ‘trattenute’ che arriverebbero fino…ad un 40% !) Un tale meccanismo sarebbe palesemente INACCETTABILE oltre che INIQUO per un Paese civile, nelle proporzioni prospettate – e semmai lo si volesse ‘valutare’, NON potrebbe certamente che esser LIMITATO esclusivamente ai SOLI REDDITI da Pensione erogati DALL’ ISS, ma non certo su altre somme eventualmente percepite da Soggetti ‘Terzi’ (Inps od Assicurazioni, ecc.) – somme che a loro volta sono infatti GIA’ ASSOGGETTATE a normale tassazione IGR.
Mi auguro francamente che chi governa si renda conto delle troppe evidenti STORTURE presenti in certe proposte (…buttate peraltro lì senza fornire un ‘piano’ finanziario prospettico che evidenzi le ricadute attese…) e valuti quindi subito opportune e NECESSARIE rettifiche ‘di merito’, anche perché questa volta i ‘Pensionati’ ben difficilmente resterebbero zitti, nè potrebbero accettare (supinamente) ulteriori penalizzazioni….SEMPRE gravanti sulle loro (deboli) spalle…….(….Si vadano intanto ad intercettare i flussi di Evasione fiscale delle troppe Attività che dichiarano Redditi ‘zero’ o quasi…..)
Un lettore attento e preoccupato.