San Marino, 24 ottobre 2025 – La Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura respinge le affermazioni contenute nell’ennesimo “minestrone” di Repubblica Futura, che, ricorrendo a una retorica melodrammatica, tenta di delegittimare un lavoro di riforma e pianificazione che è improntato alla massima serietà istituzionale e trasparenza. Alle tesi liquidatorie e al facile sensazionalismo, rispondiamo con la concretezza dei fatti e con una visione strategica che tutela il futuro formativo della nostra Repubblica.
Il dibattito in Commissione, culminato con la presentazione della relazione sullo stato del sistema scolastico, è stato un momento di confronto democratico e puntuale. L’accusa di “improvvisazione” non trova riscontro: l’illustrazione della relazione, è giunta in un momento pienamente coerente con la calendarizzazione delle scelte fondamentali. Non c’è alcun ritardo, come ben specificato in Commissione. Le determinazioni adottate a marzo riguardavano l’anno corrente (2025-2026), e la documentazione presentata è cruciale per la programmazione del biennio successivo (2026-2027).
Non è mai mancata inoltre una presenza istituzionale puntuale per affrontare argomenti di tale rilevanza.
Il presunto “progetto tira e molla” sulla scuola sammarinese, si dissolve di fronte alla dimostrazione di una gestione responsabile della realtà demografica e didattica. La critica sulla riorganizzazione dei plessi e il trasferimento di studenti è infondata e politicamente strumentale. La decisione di non avviare la classe a Chiesanuova, composta da soli quattro alunni, e di trasferirli alla struttura di Fiorentino non è stata una semplice scelta logistica, ma un atto ponderato di responsabilità pedagogica e sociale.
L’obiettivo è garantire a quei bambini un contesto didattico arricchito e un ambiente sociale più stimolante, evitando l’isolamento didattico che una classe di quattro elementi avrebbe inevitabilmente generato. La Segreteria ha agito in totale trasparenza, ottenendo la piena comprensione delle famiglie coinvolte. Le decisioni prese sono risultate coerenti e funzionali, anche dal punto di vista logistico, senza che siano emerse criticità legate alla mobilità.
Le accuse di assenza di visione sul reclutamento degli insegnanti e sul sistema di valutazione educativo per i prossimi vent’anni sono smentite dalla mole di lavoro in corso. Non vi è nessuna incertezza sulla dead line spostata al 31 dicembre 2025: si tratta di una misura che mira a garantire un sistema di valutazione serio e con una prospettiva a lungo termine, non certo un rinvio privo di senso.
La scuola sammarinese merita un futuro solido e non decisioni affrettate dettate dall’isteria politica di qualcuno in cerca di visibilità.
Così il Segretario di Stato per l’Istruzione e Cultura, Teodoro Lonfernini: «La Segreteria di Stato risponde alle accuse con la chiarezza dei fatti e una visione strategica che pone al centro il benessere formativo dei nostri studenti. L’aver garantito ai quattro alunni di Chiesanuova un contesto didattico e sociale più stimolante a Fiorentino è stato un atto di responsabilità, non un’improvvisazione o un’azione da ‘soldatini’, pienamente compreso dalle famiglie. La nostra pianificazione non è un ‘tira e molla’ , ma un percorso strutturato per dotare la scuola sammarinese di un sistema di valutazione e prospettiva solido per i prossimi vent’anni. Alle strumentalizzazioni di una certa politica, che tende a dire la stessa identica cosa con enfasi diversa, noi opponiamo la serietà della progettualità che guarda al futuro della nostra comunità, integrando le esigenze didattiche e logistiche con l’obiettivo primario del successo formativo degli alunni. La nostra azione è guidata dalla consapevolezza dei rischi e delle opportunità, e non dal timore delle polemiche.»
Comunicato stampa – Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura













