San Marino. Rimborso della tassa etnica, la voce dei sindacati della Csu

Rimborsata a 3.334 lavoratori frontalieri una parte della tassa etnica pagata nel 2011. Il rimborso è arrivato la scorsa settimana attraverso la San Marino Card. Si tratta di un importante risultato, fortemente voluto dalla Centrale Sindacale Unitaria, che ha parzialmente attenuato l’impatto prodotto da questa odiosa e intollerabile tassa, che non ha eguali in nessun paese civile, sulle retribuzioni dei lavoratori non residenti (con redditi fino a 30mila euro).

Nei mesi scorsi la Centrale Sindacale Unitaria ha allestito uno specifico servizio a disposizione dei frontalieri per la compilazione delle domande di rimborso, di cui ha beneficiato un elevato numero di lavoratori (quasi duemila); un servizio molto apprezzato per la competenza tecnica e la disponibilità degli operatori, e che ha comportato un forte impegno di tutta la struttura sindacale e in particolare da parte delle Federazioni Industria e Servizi.

Nel registrare questo risultato e nel ribadire la nostra soddisfazione, chiediamo fin da ora al Governo di predisporre le necessarie procedure per consentire il recupero di una parte della tassa etnica pagata dai lavoratori frontalieri anche negli anni 2012 e 2013, permettendo così di ridurre ulteriormente gli effetti di questa ingiustificabile discriminazione perpetrata sul piano retributivo ai danni dei lavoratori sulla base del luogo di residenza.