San Marino – Rimini. Secondo appuntamento con Walter Nicoletti Dovesi – Stili di vita

difesa della vitaBen trovati! La prima uscita abbiamo lanciato qualche messaggio su come sarà questa rubrica, infatti parleremo di stili di vita, del nostro personal branding, di come ci poniamo davanti al mondo sociale e lavorativo, di come comunichiamo ed infine, di quelle caratteristiche che hanno molta importanza per raggiungere i proprio scopi, desideri, sogni, obiettivi.

Si, è meglio parlare di obiettivi, so di essere meno romantico e più materialista ma è anche vero che la quotidianità ci porta ad essere più concentrati e concreti.

Esistono molti strumenti per raggiungere i nostri obiettivi e soprattutto variano a seconda degli ambienti e delle necessità per arrivare al traguardo.

Ma la prima domanda che vi dovete fare, indipendentemente che sia la vostra vita privata o la vita lavorativa, è: PERCHE’ FACCIO QUELLO CHE FACCIO? COSA MI SPINGE A FARE TUTTO QUESTO?

Queste sono le domande che ci fanno muovere verso i nostri obiettivi, ma soprattutto, raggiungerli.

Chi può aiutarci in questo?

Amici, parenti, professionisti del settore. Si, ma l’importante è capirlo, ecco perché mi piace sempre incominciare con una storia:

Il Cavaliere e il serpente

Un cavaliere vide dall’alto del suo cavallo un serpente velenoso infilarsi nella gola di un uomo addormentato, e si rese conto che se quell’uomo avesse continuato a dormire, il veleno lo avrebbe sicuramente ucciso.

Di conseguenza prese a frustare il dormiente finchè non si svegliò. Non avendo tempo da perdere, lo trascinò a forza sotto un albero, ai piedi del quale c’erano delle mele marce; lo costrinse a mangiarle, poi lo obbligò a bere lunghi sorsi di acqua del ruscello.

Mentre cercava continuamente di divincolarsi, l’uomo gridò al cavaliere: “Che ti ho fatto, nemico dell’umanità, per maltrattarmi così?”.

Al calar della notte, finalmente, l’uomo, esausto, stramazzò al suolo e vomitò le mele, l’acqua e il serpente. Quando vide ciò che era successo, implorò il perdono del cavaliere.

L’uomo che era stato salvato disse al cavaliere: “Se mi avessi avvertito, avrei accettato di buon grado il tuo trattamento”.

“Se ti avessi avvertito”, rispose il cavaliere, “non mi avresti creduto, oppure, ancora, ti saresti riaddormentato per cercare l’oblio. E non ci sarebbe stato più tempo”.

E spronando il suo cavallo, il misterioso cavaliere se ne andò al galoppo.

(dal libro “Il Coach” di Alessio Roberti e Claudio Belotti)

 

Cosa sta a significare?

Io la interpreto in questo modo:

“Pochissime sono le persone che vogliono farsi aiutare veramente, troppo spesso l’aiuto che si chiede è solo perché ci si è già resi conto del danno enorme che abbiamo fatto e molte altre invece non lo si vuole proprio chiedere (mi vergogno, spendo soldi, non credo sia utile, non mi interessa…ecc.).

Allora, non sempre si trova il cavaliere che “insiste” in quel modo, oggigiorno è più facile trovare un viandante che guarda e passa.

Allora è importante capire da soli che, farsi aiutare prima, è utile a raggiungere quello stile necessario ad affrontare tutto!”

Alla prossima…