La nuova ringhiera montata nel cantone della funivia è assolutalmente provvisoria. La conferma a quanto riportato ieri su queste pagine arriva dalla segreteria al Territorio che spiega come l’installazione sia stata completata per fare in modo che quella parte del centro storico, amata da sammarinesi e turisti per la splendida visuale che offre, possa essere aperta il prima possibile.
Per l’arrivo della ringhiera definitiva occorrerà infatti attendere all’incirca fino a giugno.
In questi giorni sul caso è montata una forte polemica, in quanto la struttura non si armonizza con l’esistente tant’è che in questi giorni qualcuno ha affisso un cartello di protesta con lo slogan “San Marino esco dall’Unesco, tutela zero”.
La ringhiera, spiegano ancora dal Territorio, si è resa necessaria in quanto tutto il pavimento del cantone è stato sollevato di alcune decine di centimetri non rendendo più a norma il parapetto in pietra. A sua volta il sollevamento è dovuto all’inserimento di guaine impermeabili per rendere agibili nuove stanze nei locali dell’ex monastero Santa Chiara.
Un altro aspetto che viene sottolineato è che l’installazione provvisoria non ha rovinato in alcun modo né il pavimento né il muretto in pietra. Anche i ganci di luccicante acciaio che tanto fanno discutere sono stati inseriti nelle fughe tra i diversi blocchi di pietra.
Al contrario di quella attuale la ringhiera definitiva per essere installata dovrà ottenere il benestare della Commissione monumenti, che sul progetto deve ancora esprimere il proprio parere definitivo.
Davide Giardi, La Tribuna