La storia di una donna di 86 anni, ospite della Rsa “La Fiorina” di San Marino, si è conclusa con un accordo di risarcimento alla figlia dopo una lunga vertenza civile. Una vicenda che ha origine nel luglio 2022 e che ha visto al centro accuse di negligenza medica e gestione sanitaria contestata.
L’anziana, già affetta da patologie importanti come il Parkinson, era stata trasferita dalla struttura residenziale al reparto di geriatria dell’ospedale di Stato il 24 luglio 2022. Secondo quanto ricostruito, le sue condizioni erano estremamente critiche: pesava appena 30 chili e si trovava in una fase di grave debilitazione. I medici, vista la difficoltà di alimentazione, avevano predisposto l’applicazione di un sondino nasogastrico per la nutrizione e un catetere per l’idratazione. Dopo sette giorni, la paziente è deceduta.
La figlia, che durante la pandemia aveva potuto fare visita alla madre solo in rare occasioni a causa delle restrizioni Covid, ha sostenuto di non essere stata messa al corrente in tempo utile della gravità della situazione, e di aver assistito impotente al rapido peggioramento delle condizioni di salute della madre. Questa convinzione l’ha spinta a intraprendere un’azione legale, supportata da perizie medico-legali, per ottenere giustizia.
Il procedimento civile si è concluso lo scorso venerdì con un accordo di risarcimento economico. Per la figlia si tratta di una vittoria morale, seppur amara, che chiude una pagina dolorosa segnata da lunghi mesi di battaglie giudiziarie e dal ricordo di un rapporto madre-figlia spezzato dalle restrizioni e dalla malattia.