Leggiamo da un nostro precedente articolo del 13 maggio 2016 che sia Mario Giannini, ex direttore di Banca Centrale che Andrea Vivoli, ex funzionario della Vigilanza di Bcsm sono stati condannati in primo grado a 3 mesi di prigionia e 1 anno di interdizione, pena sospesa, 500 euro di multa ed il risarcimento del danno che sarà quantificato in sede civile perché ritenuti colpevoli di mancata segnalazione all’Agenzia di Informazione Finanziaria (Aif) per la vicenda dell’ungherese Gyorgiy Zoltan Matra.
Entrambi i legali, avv. Gianna Burgagni per Giannini e avv. Maria Luisa Berti ed avv. Ermanno Cappa per Vivoli, hanno appellato la sentenza di primo grado.
Il processo di appello, dopo un anno e cinque mesi dalla condanna in primo grado, deve essere ancora celebrato con il rischio, qualora si ritardasse ancora, di una prossima prescrizione del reato. A memoria di molti poche volte si è verificato un ritardo così importante. Sarebbe interessante sapere la motivazione di questo prolungato rinvio.
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