San Marino. Ristoratori: “La situazione è diventata devastante”. Fabio Grosso, titolare dell’Hostaria da Lino: “I danni subiti dalle nostre attività sono incalcolabili”

“La situazione è psicologicamente devastante. La notte non dormo più di tre perché penso costantemente a come pagare gli stipendi, le spese d’affitto e i fornitori.” Esordisce così Fabio Grosso – proprietario del locale ‘Hostaria da Lino’ a Borgo Maggiore ed uno dei promotori della lettera inviata dai ristoratori al Governo insieme a Gian Luca Francioni, gestore del ‘Vivo Palace Hotel’ – spiegando la straziante situazione in cui versano gli operatori del settore alimentare. Poi continua: “Lavorare solo a pranzo non ci può bastare per pagare tutto, in più bisogna contare che adesso in Italia, nelle zone gialle, hanno riaperto e molti sammarinesi si recano là per mangiare. Quello che chiediamo al Governo non sono soldi, vogliamo tornare a lavorare anche la sera: questo ci permetterebbe di togliere i dipendenti dalla cassa integrazione, e quindi togliere un peso allo Stato.” La pandemia sta lasciando le sue conseguenze sin dal 7 marzo, data in cui per l’ultimo giorno i locali sono rimasti aperti “normalmente” prima che anche i confini venissero chiusi. Una condizione spiacevole per tutto il mondo e che ha messo in ginocchio vari settori economici. Grosso afferma: “Le circostanze non sono belle. In questi mesi fortunatamente non ho dovuto licenziare nessuno, però ho messo la metà dei dipendenti in cassa integrazione e li ho distribuiti in turni. Quando a giugno abbiamo riaperto ho speso 3000 euro per igienizzare il locale e metterlo a norma, all’interno tutti i tavoli sono disposti con l’adeguata distanza e a regola di ogni Decreto emesso in questo periodo. In più bisogna contare il costante ricambio di mascherine e gel per le mani, tutte spese che vanno ad ammontare sul bilancio.” (…) continua su LA SERENISSIMA in vendita presso le edicole sammarinesi