E’ fatta per quattro sesti! Anzi, a essere precisi, visto che Noi Sammarinesi -i cosiddetti “SocialBerti”- ha ben poco di socialista, possiamo dire per i quattro quinti.
Mi riferisco, come avrete capito, al superamento della diaspora socialista che ha ridotto al lumicino il “peso” politico del socialismo sammarinese, indebolito da personalismi ormai noti e da una indagine giudiziaria poi rivelatasi infondata all’esame del processo, per non dire addirittura “farlocca” e finalizzata più a ribaltare gli equilibri politici del Titano che non a perseguire concreti fini di giustizia.
Non lo sostengo io, ma lo si deduce sia dalla sentenza di secondo grado, definitiva, che dai contenuti della relazione finale della Commissione parlamentare di inchiesta, peraltro approvata all’unanimità in Consiglio Grande e Generale.
Restando fra le cinque forze della diaspora socialista, il nodo più “spinoso” ancora da districare è con il MIS di Rossano Fabbri. Non che il problema sia rappresentato da quat’ultimo ma da una “zavorra” che “trasporta”: Denise Bronzetti. Infatti, dalle altre forze -o almeno da alcune di esse- si è levato un veto nei suoi confronti… Il “lupo perde il pelo -vien da dire- ma non il vizio”…
Così, se veti incrociati, personalismi, antipatie e rimbalzi di responsabilità hanno decretato la divisione del socialismo biancazzurro in tanti piccoli partiti, anche il processo di unificazione sembra articolarsi evidenziando i vecchi vizi… Vizi che, però, in questo caso, non sembrano in grado di vanificare lo sforzo unitario, ormai in dirittura di arrivo per PS, PSD, Elego ed MD che entro qualche settimana riuniranno i loro vertici o le loro assemblee per decretare una prima unificazione del socialismo sammarinese che, però, potrà essere completata solo con la successiva adesione di MIS, che al momento -a torto o a ragione, non sta a me dirlo- sembra però possibile solo con un “passo indietro” della Bronzetti.
Nonostante due “anime” socialiste, Alessandro Mancini e Giacomo Simoncini, non sembrino ancora essersi rassegnate all’esclusione di NS, gli stessi “SocialBerti” appaiono destinati a tornare semplicemente i Berti. Del resto, la loro storia politica ha ben poco a che spartire con l’ideologia socialista, essendo Noi Sammarinesi nata da una scissione democristiana.
Anzi, e qui entriamo nelle mie valutazioni personali, visto il passato, in prospettiva che solidità potrebbe avere un Partito Socialista noto per le sue scissioni e diaspore con dentro anche chi, in fondo, socialista non è?
In ogni caso tutto lascia intendere che i giochi siano ormai fatti e che, alla fine, anche MIS, magari senza la Bronzetti, farà parte della riunificazione. Del resto che prospettive di consenso avrebbe, vista la sua base socialista, il solo Fabbri contro un socialismo unito per i suoi quattro quinti? Questo aspetto toglie non poca forza a MIS nella trattativa con i compagni e, alla fine, tutto lascia credere che sarà costretto a cedere. A meno che…
A meno che Mancini e Simoncini non trasformino il loro “bluff” attuale in un “all-in” al buio -e non stupirebbe vista la già citata storia socialista sammarinese- determinando, già all’indomani dell’unificazione fra PS, PSD, MD ed Elego, una prima e immediata scissione… Lo so, sarebbe folle e difficilissimo da spiegare agli elettori, ma ne abbiamo viste, in quella “famiglia” politica, anche di peggiori negli anni scorsi. In tal caso Fabbri, magari legandosi a Noi Sammarinesi e a due “anime” socialiste, potrebbe erodere una parte di consenso al nuovo Partito Socialista Sammarinese nato sulle ceneri delle quattro forze che ormai hanno -anzi, per essere precisi, avrebbero- raggiunto una intesa di massima.
Intanto, il superamento della diaspora socialista crea malumori e preoccupazioni -oltre che in Noi Sammarinesi, a rischio “estinzione” nelle prossime elezioni se si presentassero da soli- in almeno tre partiti: Libera e Rete, che potrebbero perdere sia “pezzi” che voti a favore di un socialismo unito e credibile; e Repubblica Futura, che resterebbe relegata ai margini dello scenario, un po’ come fu, anni e anni fa in Italia, il Movimento Sociale di Giorgio Almirante…
L’ultima considerazione è relativa alla durata di questo esecutivo e di questa maggioranza. Conclusa l’unificazione socialista la caduta del governo appare pressochè veloce e scontata, per giungere al voto nella prossima primavera… Ma di questo parleremo domani…
Enrico Lazzari