San Marino. Rivelazione shock: “Confuorti fu uno dei protagonisti della trattativa della vendita di banca Cis”

La trama del caso Cis si fa ogni giorno più complicata ma c’è chi si dice pronto a fare chiarezza, carte alla mano. E’ il legale dell’imprenditore saudita Ali Turki, (…), che intervistato ieri da Repubblica, all’indomani del duro intervento del consigliere Elena Tonnini che ha di nuovo chiamato in causa il suo cliente, ha chiesto spazio per una risposta.

Perché ritiene che sul conto del suo cliente siano state dette cose non vere?
“Ritengo che il consigliere Tonnini dovrebbe poter accedere alle carte prima di instillare il dubbio che il dott. Turki abbia attinto a fondi non suoi per acquistare banca Cis. Questo non è assolutamente vero e io vorrei poterlo dimostrare mettendo a disposizione i documenti. Ho i bonifici, tre in tutto, che dimostrano come i soldi siano stati trasferiti da un conto svizzero intestato al mio cliente. Queste carte io voglio mostrarle a chi sta cercando la verità. Poi come ho detto nella mia precedente intervista quei soldi erano stati fatti arrivare apposta su un conto aperto in Bcsm che doveva restare vincolato e le cui somme sarebbero dovute diventare disponibili solo ad affare concluso per la tutela del mio cliente. C’è stato invece chi all’interno di Bcsm ha fatto in modo che i soldi venissero usati per dare ossigeno alla banca. Il mio cliente all’epoca non sapeva nemmeno fosse illegale l’apertura di un conto nella banca delle banche, ovvero in Bcsm”.

Durante il dibattito in aula consiliare il consigliere Tonnini ha parlato di un collegamento con Confuorti, è così?
“C’è più di un collegamento con Confuorti. E’ stato Confuorti che ha ad esempio incaricato lo studio Tonucci per l’assistenza nella fase della due diligence. Il dott. Turki poi ha conosciuto a Torino Ashraf e Flavio Pelliccioni, dopo di che si è messo in moto tutto e ci sono stati mesi di incontri e trattative. Per quel motivo il dott. Turki ha vissuto per un periodo all’hotel Des Bains”.

In aula consiliare si è parlato anche della ‘stranezza’ legata al fatto che il dott. Turki che ora litiga con Ashraf è stato difeso dal suo stesso avvocato.
“Le assicuro che è tutt’altro che un teatrino, cosa che ho sentito dire, proprio questa mattina (ieri per chi legge ndr) c’è stata l’udienza per la denuncia che il dott.Turki ha presentato nei confronti di Ashraf per il prestito dei 12 milioni di euro. Il suo avvocato è Chiara Taddei, le abbiamo scritto una lettera (foto a fianco, pubblicata col consenso dell’avv. Caroli, ndr) per capire le ragioni che l’hanno spinta a questa scelta visto che era l’avvocato di Turki. C’è poi un’altra denuncia, quella legata alla vicenda delle auto. Infine stiamo alla finestra per banca Cis, per capire se è un pozzo senza fondo o se come ho detto ieri ci può essere ancora un interesse per il mio cliente ad un prezzo ovviamente diverso da quello inizialmente pattuito perché possa rientrare dei suoi soldi”.
Il collegamento con Confuorti emerso ora con chiarezza dalle parole dell’avvocato (…) fa forse luce sul bonifico di 80mila euro – portati in evidenza dall’ordinanza del giudice Morsiani – che Turki avrebbe disposto in favore della Advantage Financial e avente ad oggetto ‘recupero spese’, anche se di questo il legale dell’imprenditore saudita risponde di non essere a conoscenza.

Repubblica Sm