Bagarre in Aula con l’approvazione dell’emendamento con cui la maggioranza ha rivisto le indennità di malattia, che scendono per i casi ”brevi” e aumentano per chi è affetto da patologie degenerative.
Il movimento Rete, durante il confronto sulla legge di bilancio che sta impegnando il parlamento sammarinese (e il cui dibattito riprenderà lunedì), abbandona il consiglio Grande e Generale urlando allo scandalo, mentre la coalizione di governo chiama a raccolta i giornalisti per elencare le proprie ragioni, contestate di lì a poco in una conferenza stampa di Sinistra unita e civico 10.
Per giustificare la “riduzione dall’86% al 50% dell’indennità durante i primi due giorni di malattia per i casi che rientrano in 5 giorni totali”, il segretario di Stato alla Sanità, Francesco Mussoni, fa presente che “vicino ai ponti legati alle festività c’erano molte richieste di malattia, così come di lunedì durante i periodi normali”, con una quota che supererebbe del 40% le realtà in cui, come è stato deciso, l’indennità è del 50%. Di fronte alle proteste della minoranza, la maggioranza afferma di aver bilanciato le cose portando dall’86% al 100% l’indennità che spetta alle persone “con malattie oncologiche o degenegative, casi d’infortunio sul lavoro e malattia professionale”, puntualizza Michele Muratori del Psd. la situazione generale, secondo la coalizione, sarebbe insomma migliorata “con un sistema che difende la Sanità sammarinese”, valuta Mussoni.
Nicola Renzi di Ap, si scaglia contro le minoranze che hanno “offeso verbalmente i consiglieri di maggioranza”. Michele Muratori bolla la mossa della sigla di opposizione come “un attacco alle istituzioni da parte di chi vuole aizzare le folle”, mentre Maria Luisa Berti di Noi sammarinesi giudica l’atto come “una speculazione sulle malattie della gente”.
Di opinione diversa le sigle di minoranza riunite sotto il cartello di cittadinanza attiva. “Questa è una porcata”, tuona Andrea Zafferani del movimento civico 10. Mentre ivan Foschi di Sinistra unita ritiene “odioso che vengano messi in contrapposizione diversi tipi di malattia”. Dallo stesso partito Tony Margiotta segnala di non aver imitato il comportamento degli esponenti di Rete “solo perché abbiamo alcuni emendamenti importanti da discutere”, mentre Luca Santolini di civico 10 offre un’alternativa alla scelta della maggioranza: “Avrebbero dovuto responsabilizzare i medici e offrirgli gli strumenti adeguati per monitorare i casi di chi si approfitta della situazione, invece di scaricare il problema su tutti”. (…) San Marino Oggi
Rete invece, uscendo dall’Aula e ritirando tutti gli emendamenti, si è nuovamente rivolta alla Reggenza chiedendo che agisca affinché si torni subito a nuove elezioni.