San Marino. ROBERTO BENEDETTINI: “IL SETTORE TRASPORTI GENERA ECONOMIA SANA, LE ISTITUZIONI DOVREBBERO TENERNE CONTO”

Roberto Benedettini

L’azienda F.lli Benedettini da oltre 70 anni si occupa di trasporti a San Marino e in tutta Europa, fin da quando i due fratelli Giuseppe e Fortunato, iniziarono ad effettuare il servizio di linea San Marino – Rimini con i primi autobus dopo la Guerra Mondiale, in cui era stata distrutta la ferrovia. Nel tempo l’azienda si è sviluppata tantissimo, anche per questo l’amministratore della società, Roberto Benedettini, non può che rilevare i timori per la propria impresa e per tutti coloro che ci lavorano, auspicando una soluzione il più velocemente possibile.

 

Arrivano i primi verbali e sequestri anche per i mezzi utilizzati per lavoro, siete preoccupati?

“Più che preoccupati siamo sempre più stupiti e privi di punti di riferimento certi. Quelli necessari alla vita di ogni attività imprenditoriale. Da mesi le imprese sammarinesi, del settore trasporto merci e persone, vivono con crescente preoccupazione l’assenza di una soluzione positiva del problema nato a seguito dell’emissione – da parte del Governo Italiano – del cd. ‘Decreto Sicurezza’ e convertito poi il legge dal Parlamento”.

 

Avete già preso dei provvedimenti per limitare i rischi?

“Siamo assolutamente consapevoli della delicatezza e importanza della questione. Abbiamo subito seguito le indicazioni ricevute dalle circolari inviateci da parte di ANIS. Ben sapendo, però, che non ci avrebbero comunque sollevato da eventuali sanzioni dovute alla modifica del codice della strada vigente sul territorio della Repubblica d’Italia”.

 

Ma, come opportunamente rileva, si tratta di un intervento parziale.

 

“Purtroppo sì. La situazione sammarinese, in base a quanto indicato nella circolare del Ministero degli Interni Italiano del 10 gennaio 2019 u.s., rimane ancora tra quelle che “necessitano di un approfondimento”. Tale situazione non lascia pensare ad una soluzione rapida e certa del problema”.

 

Con inevitabili ripercussioni sulla vostre dinamiche aziendali.

 

“Dovrebbe essere banale se non superfluo, ribadire quanto questa situazione stia gravando sulle nostre aziende. I mezzi entrano e escono dalla rete autostradale italiana h 24 e tutti noi facciamo ricorso anche a manodopera specializzata non residente in Repubblica. Sono le condizioni, ordinarie e quotidiane, che ci consentono di svolgere le nostre attività. La natura di enclave del nostro Stato, ovviamente ha una stretta incidenza e rilevanza su questo tema. Ma, a questo punto, il problema assume necessariamente una natura politica e non più amministrativa”.

 

In che senso?

“Non c’è più tempo da perdere. Occorre un’azione politica non più procrastinabile del Governo, sostenuta dall’intero del Consiglio Grande e Generale, per richiedere un incontro urgente il Governo italiano affinché si possa riportare il dialogo nel giusto binario. Una soluzione da trovare nel solco degli accordi di buon vicinato vigenti tra Italia e San Marino ed alla luce della convenzione in materia di Trasporto (merci e persone) sottoscritta nel 1997. È da settembre che Il problema era noto e conosciuto: più di 6 mesi fa. Si è perso troppo tempo e male. E, mi consenta, una battuta”.

 

Prego…

 

“Il settore dei trasporti, sia merci che persone, rappresenta un segmento importante della nostra economia reale che, mi si permetta, non è secondo a nessun altro nostro comparto produttivo. Versa contributi, offre posti di lavoro, crea ricchezza per la collettività. In due parole un’economia sana. Sarebbe bene che le Istituzioni lo ricordassero”.

Daniele Bartolucci, Fixing