Pur essendo in pieno clima elettorale a San Marino, voglio divagare per esternare una mia personale opinione, su un argomento, tutto Italiano ma che poi economicamente coinvolgerà anche la nostra repubblica e che sta infiammando tutti gli organi d’informazione e tutta la politica cioè la Plastic tax che tradotto significa semplicemente tassa sulla Plastica. Un’entrata prevista nella Legge di bilancio del Bel Paese che secondo il Ministro delle Finanze dovrebbe portare una bella boccata di ossigeno nelle disastrate casse del forziere italiano ma che viene giustificata e mascherata, perché possa essere digerita dai cittadini, come necessaria per la salvaguardia dell’ambiente e un deterrente al suo inquinamento. Su questa prevista tassa c’è stata una grande levata di scudi, non solo dalle categorie industriali del settore, ma anche un alto esponente della Regione Emilia- Romagna è insorto contro la plastic tax in quanto la sua introduzione, a suo dire, farebbe sicuramente perdere ulteriori voti alle forze politiche di sinistra che governano la Regione da decenni e che metterebbe in forte discussione la sua rinomina a Governatore, con una eventuale vittoria del centro-destra. Questo fa sì che l’introduzione della tassa possa assolutamente non essere scontata come presente nella manovra del 2020 e non è da escludere che possa essere rimandata. A quando? Naturalmente ad elezioni consumate e quando sennò? Se ciò fosse sarebbe una ulteriore pagliacciata dell’esecutivo italico che vanificherebbe , per motivi prettamente di interessi partitici e politici, lo sforzo compiuto ultimamente dalla ragazzina venuta dal nord , tal Greta Thundberg, che ha saputo coinvolgere migliaia di giovani studenti e non , riversandoli nelle piazze chiedendo a gran voce leggi e nuove politiche ambientali , con i politici in prima fila dei lunghi cortei , molti dei quali ci hanno riportato alla memoria quelli del ’68 ,che si pavoneggiavano in prima fila .Con una eventuale retromarcia su tale tassa, che si ritenga utile o no , la politica dimostrerebbe ancora una volta la sua ipocrisia, anteponendo i propri interessi a quelli della comunità e disattendendo e rinnegando tutto ciò che va propagandano quotidianamente sui mass media. Insomma la “povera” Greta con le tante iniziative che l’hanno accompagnata e seguite con passione durante la sua “campagna” italica sarebbe in tal caso messa in un angolo perché la sinistra, non possa correre il rischio di perdere anche la terra della piadina e dello squacquarone . Per i giallorossi sarebbe un’ulteriore Waterloo!
( Paolo Forcellini).