“Uno dei motivi per cui ho preferito lasciare il governo è stato proprio l’Università”.
Così l’ex segretario di Stato alla Pubblica istruzione Romeo Morri, che interviene sul tema del momento come associazione Araba Fenice e descrive l’Università sammarinese cono due termini: “Lottizzazione e immobilismo. Un paese – prosegue – piccolo come il nostro non può pensare di svilupparsi e crescere senza la cultura e l’Università, con quello che c’è loro intorno”.
“Il nostro giovane ateneo – spiega Morri – pur trovandosi tra dei giganti come l’Università di Bologna, quella di Urbino e di Ferrara, è sempre cresciuto con dignità, qualità e lungimiranza, passando da Università di studiosi a quella anche di studenti. Oggi, dopo circa due anni tutto è fermo, come in un incanto. E fermo – aggiunge – è pure il Pst”. “Perché? – si domanda Morri, dando anche una possibile risposta -. Il motivo è uno solo: A chi è in quota il Rettore? A chi è in mano il gruppo dirigente dell’Università”. (…) San Marino Oggi