“Tutto va alla malora…”. Titola così il suo intervento come associazione Araba Fenice, Romeo Morri, ex segretario di Stato alla cultura e Pubblica istruzione.
“Il paese – sostiene – sta cadendo oggi sempre più in basso e dal governo si ascoltano solo dei bei proclami, ma di sostanza niente”.
Sotto accusa anche “la Smac fiscale” che “ha fatto arrabbiare tutti” ma anche “furti a go go, lavoro è meglio andare fuori, centrale del latte un pasticcio alla sammarinese, politica estera siamo sempre di più come Verucchio, scuola e università uno schifo, anziani, disabili, malati dimenticati, tangenti e ruberie sono all’ordine del giorno”.
Un elenco che gli fa dire “oramai tutto va alla malora, i nostri vecchi si ribaltano nella tomba. Va bene che siamo solo 30mila in circa 60 kmq, che c’è la spending review, ma la Repubblica sta lentamente morendo. I sammarinesi – aggiunge – non possono accettare questa situazione, se non si è in grado di andare avanti si va a casa. La politica cerca di salvare il salvabile, ma oramai è troppo tardi. Per fortuna sono arrivati i maghi e magari con qualche magia ci sarà qualcosa di nuovo”.
“Cari sammarinesi – conclude Morri – non fatevi condizionare dall’ipocrisia: stipendi e pensioni speriamo ci siano ancora, ma il tenore di vita di prima scordatevelo, San Marino è alla fine, altroché i 600 posti di lavoro, quando si naviga a vista e non c’è un progetto significa che è la fine”. San Marino Oggi