San Marino. Rovereta, niente di nuovo all’orizzonte …. di Paolo Forcellini

paolo forcelliniPeriodicamente, come il ciclo di una donna, vengono da una parte e dall’altra, riproposti, pubblicati, commentati i documenti inerenti i “Fatti e Misfatti (aggiungo io) di Rovereta”. Iniziative che sono lodevoli qualora servino alle giovani generazioni perché non restino all’oscuro importanti periodi storici della Repubblica.

Lodevoli fintanto che, non abbiano lo scopo di screditare con commenti al limite del lecito, sotto il punto di vista personale e non politico, questo o quel personaggio ipotizzandogli comportamenti ed azioni non rispondenti alla verità e non dimostrabili… ciascuno è libero, in un paese dove fortunatamente ha sempre regnato la democrazia, d’interpretare la storia o i fatti come meglio crede, ma non può stravolgerli a proprio piacimento e/o a quello della sua ideologia ledendo la dignità altrui.

Su questo convengo con quanto scritto dall’avv. Luigi Lonfernini, in un’altra testata. Ma se da un lato rinvangare il passato può essere utile per la memoria, in certi casi, se presentato non in maniera corretta potrebbe di nuovo aprire ferite che il tempo potrebbe in parte aver sanato, inasprendo di nuovo i rapporti fra coloro che hanno vissuto gli eventi in prima persona, e non per averli sentiti raccontare.

Nello specifico ognuno ha la sua verità, pubblicazioni e dibattiti non potranno mai mettere d’accordo le parti che vedono i “fatti e misfatti (ripeto io) di Rovereta” da angolazioni decisamente divergenti. C’è chi da una parte ha visto un alto tradimento alla Repubblica chi dall’altra un’azione politica necessaria per salvare il paese dal baratro e dalla fame, c’è chi da una parte ha visto un complotto perpetrato in accordo con organizzazioni Internazionali chi dall’altra ha visto un colpo di Stato tutto nostrano effettuato a Palazzo.

Impossibile trovare un punto d’incontro come non fu’ mai trovato fra sostenitori di Bartali e sostenitori di Coppi! Per cui non sarebbe ora che sia la storia a dire la verità e mettere Rovereta in menopausa?”.

Paolo Forcellini Direttore de “Lo Stradone”