San Marino Rtv: bilancio bocciato perchè redatto “non correttamente”? Futuro a rischio per un disavanzo a sei zeri! … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

Il Consiglio di Amministrazione della San Marino RTV non ha approvato il bilancio 2023 della stessa azienda radiotelevisiva, come confermato da autorevoli fonti “romane”. E fin qui nulla di nuovo visto che la notizia, pur da fonte controversa, era stata inviata a tutte le redazioni, Tv di Stato compresa.

Oggi, si può affermare con certezza che nella sua ultima riunione il bilancio della Tv di Stato, caratterizzato da un forte disavanzo -sembra quantificabile in cifre a sei zeri- non è stato approvato per il successivo invio all’Assemblea degli Azionisti. Alla base del rigetto, però, appare inverosimile che possa esserci il deficit quantificabile in una cifra a sei zeri e critico, soprattutto, alla luce delle scarse garanzie immobiliari e “certe” che la società può presentare per finanziare o rifinanziare il debito.

Infatti, parlando di prassi generale, se un bilancio è redatto correttamente, pur in deficit, il via libera del Cda sarebbe scontato. Sarebbe poi compito dell’Assemblea degli azionisti decidere se ripianare le perdite o meno. Nel caso specifico, quindi, se il problema rilevato dal Cda di Rtv fosse soltanto il disavanzo milionario -seguendo la prassi di simili situazioni- il Cda lo avrebbe dovuto approvare e passando la “patata bollente” nelle mani di Eras (Ente per la radiodiffusione sammarinese che detiene il 50% della San Marino Rtv spa) e di Rai (Tv di Stato italiana che detiene il restante 50%), azionisti che avrebbero l’ultima parola sul futuro della spa in profonda crisi economica.

Dunque, il primo passo indispensabile da fare per comprendere la situazione -e cercare di tracciare il futuro della Tv di Stato del Titano e dei suoi lavoratori- è quello di appurare per quali motivi il Cda della stessa Rtv non ha approvato il bilancio.

Se anche ci fosse, come leggo sui media, un ‘cospicuo disavanzo’, ma il bilancio fosse redatto correttamente -ha confermato poche ore fa un “tecnico” di settore-, il Cda dovrebbe ugualmente approvarlo e presentarlo all’assemblea degli azionisti, lasciando a loro decidere se ripianare le perdite o meno”.

Se le perdite non vengono ripianate e la società versa quindi in stato di insolvenza -ha concluso lo stesso esperto- gli amministratori hanno l’obbligo di richiedere la liquidazione o l’avviso della procedura concorsuale”.

Alla luce di tutto ciò, quindi, per quale motivo il Consiglio di Amministrazione della San Marino Rtv Spa, ha negato la sua approvazione al bilancio 2023 preso in esame? Le bocche sono tutte cucite… E non potrebbe essere diversamente vista la delicatezza del caso e l’impatto pesante che questo potrebbe avere sul futuro del massimo organo di informazione sammarinese e dei suoi lavoratori ed addetti.

Tutto lascia intendere, comunque -e più che le indiscrezioni (anche di fonte “romana”) raccolte in tal senso ad avvalorare la “teoria” e la logica-, che alla base della mancata approvazione del bilancio 2023 ci possa essere qualche aspetto ritenuto controverso, qualche operazione finanziaria “non chiara” che rischierebbe di rendere il bilancio stesso non conforme alla reale situazione economico-finanziaria della società… Ma questa, seppure la conclusione più logica e, perdipiù, sostenuta anche da alcune fonti solitamente “ben informate”, resta pur sempre una teoria.

Vedremo nei prossimi giorni… Quel che, invece, non è una teoria o il frutto di indiscrezioni è il pesante disavanzo generato in questi anni dalla Tv di Stato, che -oggi più che mai- rischia di comprometterne la “sopravvivenza”, almeno nei termini e nelle dimensioni attuali.

Ma come mai la Tv di Stato ha accumulato un debito che supererebbe ampiamente il milione di euro? La risposta più ovvia è senza dubbio: a causa di una non oculata gestione economica delle risorse e del non migliore sfruttamento delle opportunità. E, altrettanto ovviamente, non ci si riferisce all’attuale gestione, o, meglio, alla sola attuale gestione.

Ho affrontato più di una volta, su queste stesse pagine elettroniche, la questione Rtv (ad esempio, leggi qui) lasciando presagire che in assenza di un repentino cambio di strategia gestionale, la “corda” si sarebbe “spezzata”. Un dato soltanto, che avevo dedotto dal bilancio 2022, lasciava intendere che la gestione economica della società non appariva equilibrata: a fronte di 729.200 euro derivanti da ricavi dovuti alla vendita di prestazioni, gravavano sui conti societari circa tre milioni e mezzo di euro annui di costo stipendi…

Oggi, questa “corda”, sembra essere giunta alla massima tensione sopportabile. Si spezzerà, magari con il colpo di grazia dato da un bilancio redatto in maniera non conforme alla realtà della situazione economica o, al limite, offuscato nella sua autorevolezza da operazioni o situazioni che nei giorni scorsi non sarebbero apparse chiare ai membri del Cda?

Oppure l’azienda verrà ricapitalizzata dai due soci (Eras e Rai, o meglio, nel concreto, Stato sammarinese e Stato italiano) e potrà ripartire senza più la pesante “palla al piede” rappresentata da un debito importante e apparentemente non garantito da “beni reali” capaci di farlo?

Impossibile rispondere… Sarà il tempo a dirlo. Ma, se Rtv superasse -come tutti sul Titano auspicano- questo momento chiave per la sua “sopravvivenza”, sarà indispensabile un netto cambio di rotta, sia sul fronte sammarinese che su quello italiano. La responsabilità più evidente della crisi finanziaria, in ogni caso, è della componente Rai, che ha sempre inteso la Tv sammarinese come una sorta di “rifugio peccatorum” per i suoi direttori scomodi.

Il risultato è che mentre “Mamma Rai” è guidata e amministrata da due quotati manager, la gestione della Tv sammarinese è sempre stata affidata a dei giornalisti che, in quanto tali, non possono certo trasformarsi da un giorno all’altro in dei manager, figura indispensabile per guidare e definire strategie e assetti di una realtà imprenditoriale, pur di stato.

Quale futuro, quindi, per la San Marino Rtv e i suoi addetti e dipendenti? Ignoto… no che -ma questo aspetto lo affronteremo nei prossimi giorni- Eras non decida e trovi la “quadra” per cambiare il partner attuale con un investitore che creda realmente nella Tv di Stato del Titano. Impossibile? Assolutamente no: almeno due “nomi” nel panorama editoriale italiano potrebbero rivelarsi molto interessati alla Tv sammarinese…

 

Enrico Lazzari

 

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