Una notizia buona e una cattiva… Iniziamo dalla cattiva: il 2022 si sarebbe chiuso con una perdita di un milione e duecentomila euro. Ora quella buona: il Direttore Andrea Vianello avrebbe incaricato una società privata di redarre una sorta di “due diligence” sulla situazione finanziaria della Tv di Stato con il fine di razionalizzare le spese e le entrate per “sistemare” i bilanci e risanare la società.
In attesa dei risultati di questo ambizioso, ma da tempo auspicabile, piano di razionalizzazione dei bilanci, suona preoccupante la perdita di 1.200.000 euro che Rtv avrebbe registrato al 31 dicembre scorso. Uso i condizionali perchè, seppure la fonte sia autorevole e abbia trovato più o meno precise conferme in ulteriori verifiche, non ci troviamo di fronte a comunicazioni ufficiali.
Ma da cosa deriva questa ingente perdita? E’ facile rispondere: deriverebbe da una serie di situazioni recenti e da scelte poco oculate fatte negli anni passati. Compreso, per citare una situazione venuta alla ribalta in questi giorni, il trasferimento dal canale 51 della banda UHF -oggi destinata al “5G”- al canale 831 del digitale terrestre, che garantisce al segnale della Tv di Stato sammarinese una maggiore penetrazione nel mercato radiotelevisivo italiano rispetto agli anni in cui il segnale non veniva diffuso dalla rete digitale. Ma, al tempo stesso, determina costi sensibilmente maggiori per le casse di Rtv.
Quindi, il bacino di utenza, con il passaggio dall’analogico al digitale terrestre, è sensibilmente aumentato. Se ciò è, in sé, una condizione positiva, non sembra essersi rivelato tale per il bilancio di RTV. Infatti, l’aumento dei potenziali telespettatori non avrebbe determinato un incremento proporzionale degli introiti attivi sul fronte della raccolta pubblicitaria. Mentre lo stesso aumento di potenziali telespettatori avrebbe determinato un aumento sensibile (sembra di oltre il 100%) dei costi elargiti in diritti alla socia italiana Rai per le sue produzioni diffuse dalla nostra Tv di Stato. Produzioni come, per citarne una, le repliche della serie “Un posto al sole”…
Ma perchè, vien da chiedersi, perchè Rtv deve trasmettere in seconda battuta le costose produzioni Rai e non puntare a un palinsesto quasi totalmente composto dalle autoproduzioni? Una domanda che -fortunatamente- si sarebbe subito posto il nuovo Direttore Generale Vianello, ponendosi come obiettivo l’aumento delle ore di programmazione di contenuti prodotti in seno alla Tv di Stato, che di certo non manca di giornalisti e addetti. In tal senso potrebbe presto debuttare -si apprende da certi rumors- “San Marino Mattina”, un programma in diretta simile, per certi versi, a “Uno Mattina” di Saxa Rubra o a “Pomeriggio Cinque” di Mediaset. Ovviamente, in chiave sammarinese.
La razionalizzazione dei costi, quindi, potrebbe rendere più sammarinese -finalmente!, mi permetto di aggiungere- la San Marino Rtv, magari determinando, al tempo stesso, un aumento dei posti di lavoro offerti alla comunità e una razionalizzazione dei costi.
Dunque, Andrea Vianello, appena arrivato sul Titano, si sarebbe allarmato -e non poco- per i conti che ha trovato, decidendo saggiamente di intervenire immediatamente e, quindi, varando due provvedimenti:
• il conferimento ad una società privata dell’incarico di predisporre una “analisi” interna di “costi e benefici”, su cui predisporre, poi, un serio e concreto piano di razionalizzazione;
– l’avvio di una strategia finalizzata ad incrementare le ore di programmazione con autoproduzioni, così da ridurre drasticamente i costi di acquisto dei programmi che -opinione personale- sembrano servire soltanto a tappare i buchi del palinsesto.
Sul fronte costi, poi -come a più riprese evidenziato su GiornaleSm e da Marco Severini– andrà valutata attentamente l’opportunità di mantenere la presenza sul satellite (Tv Sat e piattaforma Sky), la quale determina costi altissimi. Certo, la residenza oltre oceano e in Europa di tantissimi cittadini sammarinesi, giustificava questa scelta… Giustificava! Lo faceva anni fa, quando la diffusione delle Smart-Tv era limitata e non era, come oggi, lo standard del mercato. Il satellite era l’unico “veicolo” per arrivare in “real time” nei posti più remoti e informare tutti i sammarinesi lontani su cosa accedeva nella loro terra. Ma oggi, con l’avvento di internet super-veloce, lo stesso risultato si potrebbe ottenere con una semplice ed economica “app” per le varie piattaforme di Smart-Tv. Il risparmio per le casse pubbliche sarebbe di circa 400mila euro annui (come si evince dalla delibera n.2 del 2 maggio scorso che destina pochi spicci in meno 443 mila euro al pagamento del “Canone Servizio Satellitare Eutelsat) e le risorse liberate potrebbero venire destinate allo sviluppo e alla maggiore caratterizzazione sammarinese della Tv di Stato.
Un risparmio che, però, vista la scelta fatta lo scorso maggio dal Governo, non sembra possibile fino al prossimo 2026. Infatti, con la stessa delibera n.2 si è rinnovato il contratto triennale con Eutelsat… Peccato! Peccato perchè sostituire il satellite con una “app” avrebbe permesso un risparmio, nel triennio, di oltre un milione di euro.
Per la San Marino Rtv, comunque, con l’arrivo -travagliato- del nuovo Direttore, sembra aprirsi una nuova era. Un’era –nonostante l’errore “Eutelsat” fatto in primavera dal governo– di seria razionalizzazione dei costi e di sempre maggiore caratterizzazione biancazzurra della programmazione. In bocca al lupo…
Enrico Lazzari
