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  • SAN MARINO RTV. DIRETTORE GENERALE CARLO ROMEO INTERVISTA ENRICO LETTA SUL FUTURO DELL’EUROPA

    Dopo Romano Prodi, continua il ciclo di interviste esclusive del Dg di Rtv Carlo Romeo. L’ospite della puntata “La Ragione dell’Europa” in onda venerdi’ 17 febbraio alle 21.10 e’ il presidente Enrico Letta, interrogato sui prossimi appuntamenti cruciali della politica del vecchio Continente. Per Letta il futuro dell’Europa passa per le elezioni francesi. “La Francia- spiega e’ il cuore politico di tutte le paure europee e le sue consultazioni sono il prossimo crocevia, perche’ quello che e’ successo negli Stati Uniti potrebbe succedere qui”. Ovvero “Con Marie Le Pen all’Eliseo- prosegue- finirebbe l’Unione Europea, finirebbe l’euro, ognuno andrebbe per conto suo e credo che i danni per l’Italia e gli altri Stati del Vecchio Continente sarebbero incommensurabili, in termini di crescita e tenuta della moneta”. Letta spiega poi le sue preferenze: “Io alle elezioni voterei Emmanuel Macron che e’ il piu’ europeista di tutti i candidati ed interpreta un bel senso di novita’”. E ancora: “La Francia e’ sempre stata un paese leader in Europa, si e’ pero’ persa nei decenni scorsi, a differenza della Germania, che ha usato la sua forza, ed ecco perche’ siamo sotto la leadership tedesca”. Sugli organismi internazionali, l’ex presidente del Coonsiglio attribuisce alle Nazioni Unite un ruolo piu’ importante rispetto al passato: “Il segretario Onu ha gestito e gestisce questioni centrali come i rifugiati o i cambiamenti climatici. E’ fondamentale la capacita’ delle agenzie di essere in grado di stare sui problemi che toccano i nostri paesi ma, ci rendiamo conto, che una risposta su suolo nazionale non basta”. Un passaggio anche sulla sua carriera politica: “Essere stato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Segretario del Consiglio dei Ministri e’ una delle esperienze piu’ formative che ho fatto, li’ impari a capire come funziona lo Stato. Sono grato a Romano Prodi per avermi proposto nel 2006 di fare quella esperienza”. Infine, un passaggio sui piccoli stati come San Marino: “E’ piu’ semplice trovare uno spazio nel mondo per uno stato piccolo piuttosto che medio-piccolo- spiega- perche’ puo’ giocarsi delle carte di attrattivita’, dimenticando pero’ l’opacita’ finanziaria. Un piccolo Stato e’ come una citta’-Stato in un mondo nel quale le citta’ andranno a contare molto di piu'”