San Marino Rtv, perdita annua di oltre un milione di euro, da ripianare “subito” con il taglio di tutti i collaboratori e di parte dei dipendenti per risparmiare poco meno di 1,5 milioni già quest’anno. … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

La San Marino Rtv, ad oggi, avrebbe una “perdita ordinaria annua” quantificabile in 1.200.000 euro. Sì, avete letto bene: proprio un milione e duecentomila euro! Ovviamente, non si tratta di un dato ufficiale visto che la linea di azione che caratterizza tutte le parti in causa direttamente nella gestione della Tv di Stato, al momento, sia quella del tenere la “bocca cucita”, almeno sugli aspetti prettamente finanziari e tecnici.

Ma certi segreti, come noto, visto che sono “custoditi” da più di un soggetto, sono i segreti di Pulcinella. Così, ad ormai 10 giorni dal “colpo di scena” che il Consiglio di Amministrazione della Rtv spa, lo scorso 18 marzo, ha presentato al “pubblico” -ovvero la non approvazione del bilancio 2023, trapelano sempre più dettagli, seppure da fonti non ufficiali, seppure -sia sul fronte sammarinese che romano- alquanto autorevoli.

Proprio da queste “voci” che rimbalzano tanto nei corridoi di Saxa Rubra, quanto in quelli dei palazzi sammarinesi che “contano”, si acquisiscono sempre più dettagli relativamente alla situazione finanziaria della società detenuta da Eras e Rai. Oggi, così, si apprende che a far scoppiare il “bubbone” sia stato il Direttore oggi dimissionario, Andrea Vianello, il quale -cercando certezze sulla situazione in cui versava la Tv di Stato- avrebbe commissionato una “due diligence” alla società PKF.

A suscitare la “curiosità” -o la diffidenza- del Dg, sarebbe stato il bilancio previsionale dell’aprile 2023 in cui già si prevedeva una chiusura negativa per oltre un milione e mezzo di euro, nonostante il consuntivo 2022 fosse stato chiuso con una perdita di “appena” 90 mila euro.

L’attenta analisi prodotta da Pkf (che sarebbe stata illustrata all’Assemblea dei Soci già il primo febbraio scorso) avrebbe -il condizionale, si ricordi, è d’obbligo vista l’assenza di ufficialità nelle fonti- confermato aspetti finanziariamente inquietanti come, ad esempio, il fatto che la Tv oggi spenda nei suoi 66 dipendenti e nel canone di affitto del canale digitale (pagato alla Rai) la quasi totalità dei ricavi.

L’operazione di “salvataggio” sarebbe comunque già partita, con precisi tagli di spesa disposti dallo stesso Dg Vianello nelle settimane scorse. Infatti, sarebbero state tagliati circa 150 mila euro di spesa rappresentata dalle collaborazioni e, al tempo stesso, sarebbero già state azzerate tutte le indennità aggiuntive concesse dai vertici che hanno preceduto il Direttore oggi dimissionario. Per di più, si sarebbe già avviata una profonda razionalizzazione delle spese determinate dagli acquisti.

Ma cosa -visto che una prima opera di risanamento, pur parziale, appariva avviata- ha indotto il Direttore Generale a mollare? Anche su questo è impossibile rispondere con certezza. Ma, pure sul medesimo aspetto, le “voci di corridoio” si rincorrono sempre più insistenti e “narrano” di una articolata spiegazione contenuta nella lettera di dimissioni ufficializzate poche ore fa senza, però, fornire alcun dettaglio.

A creare una frattura insanabile fra gli organismi dirigenti e il Dg ci sarebbe l’irremovibile “dictat” dei dirigenti societari e degli azionisti che, in cambio dell’approvazione del bilancio 2023 con il pesante passivo, avrebbero imposto a Vianello un parallelo piano di totale riequilibrio dei conti già in questo 2024, perseguibile -sempre secondo la “proprietà”- attraverso il taglio del costo del lavoro.

Una strada, secondo il Direttore, difficilmente praticabile anche a causa della necessità di “infiniti” e complessi confronti con le componenti sindacali imprescindibili per la concretizzazione del “risparmio”. Secondo il Cda, infatti, il taglio di quasi un milione e mezzo di spese da conseguire nell’esercizio 2024, si sarebbe dovuto attuare tagliando il 100% dei collaboratori e una fetta rilevante dei dipendenti.

Con le dimissioni del Direttore Generale, vista la strada apparentemente tracciata dal Cda della San Marino Rtv spa, si prospetta, dunque, un forte ridimensionamento sia dell’offerta prodotta oggi dalla Tv di Stato (radio compresa) che della sua forza lavoro. E questo sembra essere la causa principale alla base delle dimissioni del Direttore Andrea Vianello. Il confronto fra le diverse componenti (Cda, Soci, politica e sindacato) sembra ormai avviato…

Enrico Lazzari

 

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