Mentre in Casa Rai tutto sembra pronto per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della San Marino RTV, sul Titano tutto lascia intendere che si dovrà aspettare il prossimo mese di aprile per sostituire il gruppo dirigente della stessa Tv di Stato, peraltro decaduto da mesi e mesi…
Il neodirettore generale Roberto Sergio, quindi, dovrà attendere ancora cinque mesi prima di poter avviare la realizzazione delle linee che Viale Mazzini -parrebbe in accordo con il Governo sammarinese- ha tracciato e sulle quali avviare il processo di risanamento delle casse radiotelevisive. Un risanamento che sembra destinato a vedere, come primo atto, una vera e propria rivoluzione dell’assetto gestionale e amministrativo della San Marino RTV spa, impossibile da determinare senza una serie di precise modifiche dei termini statutari. Modifiche finalizzate a superare l’attuale figura del Direttore Generale (oggi si vertice amministrativo che editoriale, nonché direttore responsabile dell’informazione) per sostituirla con un vero e proprio amministratore delegato (con responsabilità gestionali e amministrative) e un diverso direttore responsabile, uno di nomina sammarinese e l’altro di nomina romana.
Del resto, come evidenziato più volte proprio in queste stesse pagine elettroniche, alla base dei quasi due milioni di deficit accumulato, non può che esserci una non oculata gestione amministrativa, al pari del fallimento del reparto preposto alla raccolta pubblicitaria (leggi qui), effettuata da una serie di direttori generali dalle indubbie qualità e autorevolezza in ambito giornalistico, ma privi di qualunque competenza ed esperienza manageriale. Una “deficienza”, questa della RTV, da superare al più presto e sulla quale costruire, poi, un serio risanamento dei conti e delle strategie editoriali, come sembrano aver già convenuto le due parti, ovvero governo del Titano e vertici di Viale Mazzini.
Nonostante la delicata situazione in cui versano le finanze della Tv di Stato, la nomina del nuovo Cda è slittata a “data da destinarsi”. Uno slittamento che, di fatto blocca ogni iniziativa e rende più lungo il mezzo “commissariamento” della Tv di Stato sammarinese, disposto da “Mamma Rai” inviando il suo Direttore Generale Roberto Sergio a guidare provvisoriamente l’azienda radiotelevisiva del Titano. …O forse, più verosimilmente, ad evitare che il buco di bilancio aumenti ancora.
Ma cosa “frena” la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, almeno nei suoi tre membri di competenza Eras? Impossibile dirlo con certezza, anche se nei corridoi del Palazzo riecheggia sempre più insistente una precisa ipotesi: a “frenare” l’adempimento sarebbe il “Partitone”, la Democrazia Cristiana per intenderci.
In Via delle Scalette, infatti, avrebbero “designato” Pasquale Valentini quale nuovo membro del Cda di Rtv -e successivo presidente dello stesso organismo dirigenziale-, ma questi, come disposto dalla normativa vigente, non può essere nominato prima della scadenza di 12 mesi dalla sua fuoriuscita dal Consiglio Grande e Generale, avvenuta nel marzo scorso con lo scioglimento dell’Assemblea parlamentare e la convocazione delle elezioni del 9 giugno scorso.
Quindi, i casi sono due: o il Pdcs cambia “cavallo”, o Rtv resterà sequestrata, in “ostaggio” di Valentini e del Pdcs. Visto che lo scioglimento del Consiglio Grande e Generale è stato disposto nella primissima primavera scorsa e che, così, Rtv dovrebbe restare guidata da un Cda scaduto da ormai un anno fino al prossimo mese di aprile, appare più probabile la prima ipotesi, anche se non si può escludere un intervento legislativo per dimezzare il termine di incompatibilità, o, come lo definiva appena ieri un dirigente politico sammarinese assai critico contro la norma, di “spurgamento, come si fa con le lumache”.
Ma si può “congelare” la San Marino RTV per altri cinque mesi? Si può costringere “Mamma Rai” a lasciare sul Titano per così lungo tempo il suo Direttore Generale, apparentemente a “far la guardia” che non si combinino altri guai finanziari nella gestione della Tv sammarinese? Credo proprio di no…
In un modo o nell’altro, il nuovo Cda andrà nominato nelle prossime settimane e non nei prossimi mesi…
Enrico Lazzari