San Marino. Rubrica ”TRE DOMANDE POLITICHE A…”. Risponde l’ex Segretario di Stato Paride Andreoli

Alcune domande all’ex politico Paride Andreoli, che non nasconde la sua vicinanza al Movimento “ELEGO, per una nuova Repubblica”.

1) debito pubblico che cosa ne pensi? 

Dipende, non tanto dal tipo di debito, ma a cosa serve contrarre quel debito. Molti paesi hanno un debito pubblico ed investono su diversi fronti: opere pubbliche, nell’economia locale ed estera, sul fronte turismo e così via. Dunque, mi verrebbe da dire, ben venga il debito pubblico, se il governo di turno ha le idee chiare ed i progetti predisposti. Ma così non pare, almeno ascoltando ultimamente anche interventi di diversi Consiglieri della maggioranza. Ad oggi sono stati bruciati Centinaia di milioni di Euro e non si è visto e tantomeno annunciato un progetto economico da parte dell’attuale Governo.

L’ulteriore debito di Cinquanta milioni di Euro speriamo possa essere utilizzato per un primo intervento in favore della nostra economia, senza ricorrere ad interventi drastici che pesano nelle casse del cittadino, oramai giunto allo strenuo delle sue forze finanziarie. Se così non fosse, allora è bene preoccuparsi, apprensione tra l’altro ben radicata nei Sammarinesi.

2) I socialisti potranno riunificarsi? 

La risposta appare scontata, SI, ma purtroppo al momento non è così.

La storia Socialista ci racconta che le divisioni e le lacerazioni la hanno fatta da padrona da anni. In questa fase ci troviamo di fronte ad uno scacchiere Socialista diviso, assistendo ad un panorama politico alquanto variegato, i cui partiti hanno assunto ruoli diversi; chi in maggioranza (PS-PSD-MD) e chi all’opposizione (LIBERA e MIS) e chi come Elego fuori da qualsiasi ruolo istituzionale, ma attento al percorso socialista e diverse volte promotore della riappacificazione.

Partiamo dal fatto che il PS-PSD e MD seppure si siano presentati nella stessa Lista “Noi per la Repubblica” (insieme ai Berti di “Noi Sammarinesi”), al momento sono completamente divisi in casa e nei mesi addietro il Partito Socialista aveva addirittura annunciato la spaccatura e la volontà di far nascere un “Gruppo Federativo”.

Libera fa le prove di riunificazione, accogliendo socialisti da altre forze politiche, le quali assistono disarmate.

I Socialisti, è vero, sono anime libere, ma nel passato hanno dimostrato senso di responsabilità e hanno ritrovato la strada maestra.

Pertanto, seppure in questi mesi ci sono state, in più occasioni, verifiche di riunificazione, ritengo che ciò sia alquanto non facile. Infatti la difficoltà maggiore degli attuali attori è quella di abbandonare gli attriti ed i personalismi. Se si capirà tutto questo, allora il socialismo prenderà piede e diverrà un vero e forte movimento politico, che in passato ha saputo trainare e condividere la guida del Paese. 

3) Le difficoltà interne di questo governo e di questa coalizione, pensi che possa durare con questa configurazione? Le elezioni sono vicine?

Sicuramente la struttura di questo governo, senza entrare nel merito e sulla bontà dell’alleanza, ha una difficoltà sotto l’aspetto numerico; infatti la maggioranza è rappresentata da ben sette forze politiche, più il gruppo misto e ciò manifesta apertamente, al di là delle proprie visioni politiche e di gestione, le problematicità di conduzione e dell’operato.

Detto questo, con l’evento della legge elettorale del maggio 2007 alcuni partiti allontanavano lo spettro delle elezioni anticipate, ma oggi posso affermare e ribadire che quello scenario era solo immaginario e non realista, visto le situazioni post legge, che hanno portato sempre ad elezioni anticipate.

Dunque, posso tranquillamente asserire che nel momento che le condizioni mutano e sono state gettate le basi per l’alternativa, (il passato insegna) il ricorso alle urne è inevitabile.

Paride Andreoli