San Marino. Rumors di grosse ditte che metteranno in mobilità i dipendenti per i super aumenti delle bollette giustificati da ”esigenze di bilancio” dell’AASS. … di Marco Severini

Per assurdo vedendo gli articoli che abbiamo pubblicato ieri, San Marino o comunque l’AASS alla fine pagherà il gas 0,46 euro/kwh per via di un ottimo contratto sottoscritto con l’ENI della durata di 6 anni e non girerà questo importo, tale e quale, alla collettività, ma per ”esigenze di bilancio” imporrà una tariffa molto molto più alta, si parla di 0,100-0,150 euro/Kwh., da far pagare ai sammarinesi.

Che vuol dire? Vuol dire che per far cassa, come ha detto l’UCS (”Impossibile infatti non dubitare che con il prezzo d’acquisto del gas bloccato per voce della stessa AASS, gli aumenti mirino più che altro a far cassa per sopperire magari a problemi di bilancio derivati da una gestione non proprio ottimale”  ) i sammarinesi dovranno pagare la differenza tra gli 0,64 euro/kwh (prezzo fisso del contratto con l’ENI per 6 anni) ed il prezzo variabile che verrà praticato dall’AASS ai contribuenti e ditte sammarinesi nel corso di questi anni. Lucrandoci enormemente.

Forse è proprio così ed alla fine chi ci rimetteranno probabilmente saranno sempre e solo i cittadini sammarinesi e le ditte sammarinesi che dovranno pagare 0,100/0,150 euro/Kwh all’AASS per ”esigenze di bilancio”, dove la differenza (tra il prezzo pagato all’Eni e quello che fa pagare ai sammarinesi) cioè quei 0,70-1,30 euro/Kwh andrà direttamente nelle casse dell’AASS magari a pagare, o a coprire i buchi di gestione (?) AASS, gli stipendi e le tredicesime dei dipendenti?

SI STA PARLANDO DI DECINE E DECINE DI MILIONI DI EURO 

Quindi se questo ragionamento è corretto, e purtroppo pare che lo sia, ci dovremmo autotassare per aiutare la gestione dell’AASS? Incredibile.

Ma ai nostri conti, al nostro benessere economico, chi ci pensa? Sono le famiglie da tutelare! Le imprese statali sono a servizio della collettività e non il contrario. Non sono aziende private che hanno come obiettivo l’utile a tutti i costi. Sono imprese ”sociali” ! Qualora venissero assimilate ad aziende private sarebbe più corretto che le stesse operino in libera concorrenza ovvero che vi siano altri soggetti nello stesso mercato, che è sempre foriera di efficienza e di abbassamento di prezzi per il consumatore. Non dobbiamo creare un monopolio per farci spennare in maniera forzata, anche perchè nelle passate gestioni dell’AASS questa cosa non è mai accaduta. Pensiamo solo a come l’AASS, nella gestione Valli, contribuisse al benessere del paese e versasse decine di milioni di euro di avanzo di gestione nelle casse dello Stato. Qui, pare, stia avvenendo il contrario. O sbaglio?

Se i cittadini sammarinesi e residenti non hanno vie di scampo e saranno costretti ”obtorto collo” a pagare pena il distacco delle utenze, diversamente le aziende che hanno sede in territorio sammarinese hanno qualche via d’uscita. Già si sente parlare di imprese che, visti questi aumenti, vogliono chiudere durante il periodo invernale ed altre che ricorreranno alla mobilità per i dipendenti, alcuni imprenditori addirittura per protesta, con ulteriore aggravio di notevoli spese per lo stato sammarinese che sarà costretto a pagare la mobilità. Quindi per i cittadini oltre che il danno anche la beffa! Pagheranno un super aumento delle tariffe delle bollette e pagheranno anche la mobilità a quegli imprenditori che non accettano questa politica dissennata degli aumenti ingiustificati o meglio giustificati da loro ”esigenze di bilancio”.

Per assurdo con aumenti così importanti, quindi 0,100-0,130 euro/kwh nonostante l’AASS paghi un 0,46 fisso per 6 anni – prezzo che mette al sicuro l’AASS dalle fluttuazioni di mercato – , i sammarinesi pagheranno molto di più di quanto pagheranno o stanno pagando i cittadini italiani in questo momento.

Se è giusto pagare un prezzo leggermente superiore a quello che l’AASS paga all’ENI, per ”esigenze di bilancio” non credo che sia corretto – dato che paga un prezzo fisso per 6 anni – applicare le logiche di mercato ad un’azienda pubblica che dovrebbe essere, per sua stessa mission, al servizio dei cittadini. Pagare più del doppio è, sia per i  cittadini che per le imprese, veramente troppo e mette seriamente a rischio l’economia del paese.

Non scherziamo su queste cose e rendiamoci conto di come, così facendo, possiamo depauperare l’economia del nostro paese.

Alla fine avremo un’AASS veramente florida e con i conti in super attivo, come sembra averli l’ENI in Italia, e famiglie e aziende sempre più in gravissime difficoltà. Talvolta imitare l’Italia, nel peggio, non credo sia molto utile per la cittadinanza sammarinese.

Tutto questo non credo sia molto corretto e non credo che alla cittadinanza sammarinese stia molto bene.

Mi spiace per chi ci rimarrà male ma io sono indipendente ed il mio pensiero, pacatamente, lo scrivo fino in fondo e senza secondi fini, nel bene e nel male. D’altronde in questo paese democratico, se ancora è tale, vi è il diritto di critica, legalmente riconosciuto.

 

Marco Severini – direttore GiornaleSM.