Ci può riepilogare quante sono le sale operatorie, quali sono, quante sono disponibili. Se è vero che c’è una fortissima percentuale di coloro che sono stati operati e che dopo hanno contratto delle infezioni postoperatorie?
”Il 20 febbraio c’è l’ultima verifica per le prossime due sale operatorie ed il 21 speriamo saranno funzionanti. Il numero delle sale operatorie saranno 4 e sono in grado di potenziare moltissimo la nostra offerta chirurgica. Noi facciamo circa 3.500 interventi all’anno e pensiamo che potenziando l’area otorino e portando all’interno la parte oculistica il numero di queste casistiche aumenterà di 1.000 unità. Quindi passeremo da 3.500 a 4.5000 interventi l’anno circa. Su questo si potrebbe innestare, dato che abbiamo dei professionisti di qualità, anche un richiamo chirurgico verso dei pazienti paganti non sammarinesi. Questa potrebbe essere una cosa molto importante non solo per una questione di visibilità per le nostre istituzioni ma anche come fonte di introito, che in questo momento è particolarmente importante. Quindi raddoppieremo la nostra offerta perché le sale raddoppiano e siamo anche in presenza di un’altro spazio più piccolo che possiamo utilizzare per qualche altra cosa..”
Per che cosa? Ad esempio.
Sono dei piccoli spazi chirurgici per piccole esigenze ambulatoriali.
Quindi 4+1?
Quattro e mezzo.
E sulle infezioni?
Manzaroli. ”Sul discorso delle infezioni sono in grado, invece, di smentirla perché nonostante la precarietà in cui abbiamo lavorato, abbiamo garantito dei percorsi che sono adeguati. Il nostro tasso di infezioni è più basso dei valori di riferimento degli ospedali del comprensorio romagnolo e dell’Emilia.”
PRENDE LA PAROLA IL DOTTOR LANDOLFO: ”se posso dire per quel che riguarda la chirurgia noi abbiamo nei giorni scorsi avuto un controllo di qualità fatto in maniera autonoma. Ora invece entreranno all’interno di un programma dove verranno inserite figure di controllo. Abbiamo preso categorie di interventi puliti contaminati come categoria, cioè interventi dove l’infezione deriva dall’esterno del corpo e dall’ambiente, perché se io opero l’intestino ci sono dei batteri che possono provocare delle infezioni. Quindi categorie pulite che ci danno il resoconto della qualità dell’aria, del ricambio di aria. Nelle rilevazioni trimestrali sono risultate pari a zero. Abbiamo tutte le prove e tutte le rendicontazioni. Noi in chirurgia non abbiamo avuto infezioni dovute a questo. Non abbiamo avuto l’aspergillum che è un fungo che colpisce le aree dove è stata fatta manutenzione con materiali cementizi, polveri da costruzione. Abbiamo un uso limitatissimo degli antibiotici. Per la mancanza di infezioni abbiamo sospeso nella chirurgia anche l’uso della profilassi antibiotica, per alcuni interventi, grazie al numero bassissimo dei casi di infezione. Quindi le sale sono particolarmente idonee.”
Severini. Le sale, o qualcuna in particolare? In quanto gira voce che lei usi sempre la stessa sala perché non si fida delle altre. E’ vero questa cosa?
Landolfo. No, non è vero. Noi abbiamo due sale operatorie ed una di queste è schermata che vuol dire che si possono utilizzare raggi x ed io mi sposto nell’altra se qualcuno dei miei colleghi ha bisogno di questa sala.
Manzaroli. Questo è utile, questa domanda è molto utile e siamo contenti di potervi dare dei dati tecnici perché su queste cose è facile non capire bene quale è il problema. Per cui uno ha avuto la zia, la nonna che ha avuto un’infezione ed è una tragedia perché qui ci conosciamo tutti. Proprio su questo argomento abbiamo fatto una selezione di personale perché doteremo l’ufficio infermieristico di due infermiere dedicate proprio alle infezioni ospedaliere che possono svilupparsi non solo in chirurgia ma anche in altri reparti medici. Noi questo fenomeno lo vogliano controllare e dominare.
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