Salute Attiva chiede inutili report sammarinesi. I numeri italiani sono già una sentenza: ad oggi si riconquista la normalità solo con il vaccino.
Salute attiva chiede all’Iss, quella sammarinese, report dettagliati. Fa bene la sanità biancazzurra e non fornirli. Per un motivo semplice, ovvero, l’esigenza di fare una corretta informazione evitando di fornire dati che potrebbero venire strumentalizzati.
Mi spiego meglio. Perchè un dato sia indicativo a fornire un quadro attendibili la base da cui è tratto deve essere sufficientemente ampia. Mi spiego meglio: se ci fosse un solo ricoverato in ospedale, ad esempio non vaccinato, avremmo una percentuale di ospedalizzazioni che vede il 100% dei ricoverati non vaccinati e lo 0% di ricoverati vaccinati. O viceversa… Potrebbe essere un dato indicativo per sostenere che il vaccino protegge con il 100% di efficacia i vaccinati dal rischio di ricovero? Indubbiamente no, perchè la base statistica è troppo limitata per fornire un dato utilizzabile.
Purtroppo, simili elaborazioni imperfette sono spessissimo al centro della condivisione compulsiva ad opera dei cosiddetti no o freevax sui social, utilizzate per contestare un dato ormai acquisito e certo: il vaccino protegge in maniera pesantissima dal rischio di complicazioni, ovvero di ricovero ospedaliero e in terapia intensiva nonché, ancora di più, di morte. E, al tempo stesso, nonostante la frenetica corsa novax a dimostrare il contrario con le testimonianze -spesso fake- di casi singoli, il vaccino offre una buona protezione anche dal semplice e, di per sé, innocuo contagio.
Salute Attiva chiede, dunque, report dettagliati sul contagio. Se -come spiegato- quelli sammarinesi sono inutili e, anzi, potrebbero essere fourvianti, questi dati sono da settimane pubblicati da Epicentro, il centro elaborazione dati dell’Istituto Superiore della Sanità italiano. E, va ribadito, non si tratta di una proiezione statistica, ma di un conteggio certosino, effettuato direttamente da ogni ospedale e da ogni ente sanitario locale. Dati poi uniti che nei giorni scorsi hanno permesso l’emanazione del nuovo studio aggiornato all’11 agosto scorso.
Ecco il report, la tabella riepilogativa più significativa che non lascia spazio a interpretazioni:
Enrico Lazzari