• Screenshot
  • SAN MARINO. SALUTE ATTIVA. Un appello alle istituzioni Sammarinesi

    SALUTE ATTIVA ha deciso di rivolgere un appello alle più alte Istituzioni della Repubblica di San Marino in vista dell’approvazione del Trattato Pandemico e del Regolamento Sanitario Internazionale previsto per il prossimo 27 maggio a Ginevra.

    L’adozione del Trattato richiede un voto di due terzi dei 194 Stati membri della Assemblea Mondiale della Sanità e il Trattato è vincolante solo per gli Stati che lo ratifichino.

    I punti del trattato e del regolamento che maggiormente preoccupano sono:

    • trasferire sovranità e potere decisionale in materia di salute al Direttore generale (e ai Direttori delle sei Regioni) dell’OMS;
    • usare il concetto di “One Health” per legare uomini, animali, piante ed ecosistemi, compresi i cambiamenti climatici, in un unico paniere sotto l’autorità dell’OMS: una regia esterna, avulsa dai meccanismi democratici di ogni paese, diverrebbe titolare del potere di disciplinare tutti gli aspetti della vita quotidiana, delle attività produttive, della gestione del suolo e della fauna;
    • consentire di dichiarare continue pandemie (anche potenziali o presunte) ed altre tipologie di emergenze in modo totalmente discrezionale: ciò giustificherebbe la diffusione di nuovi vaccini, passaporti vaccinali o di altra natura, valute digitali e, in generale, un controllo pressoché totale sulle popolazioni;
    • imporre vaccini ottenuti con procedure “fast track”, testati in modo insufficiente e approvati con procedure di emergenza, sollevando da ogni responsabilità chi li produce e chi (pagato) li somministra, anche a fronte di evidenze di scarsa efficacia e sicurezza;
    • limitare la possibilità per i medici di esercitare la propria professione in scienza e coscienza, attraverso l’imposizione di protocolli sanitari e regole inderogabili sull’assistenza ai pazienti (come ad es. i divieti di visita in presenza o presso l’abitazione dei pazienti …);
    • giustificare la censura e la propaganda sui media, su internet, nelle scuole e università, nei luoghi di lavoro, eccetera, in nome della salute;
    • aumentare a dismisura i costi dell’OMS.

    L’articolo 3 delle proposte di modifica dei RSI poi, ha ELIMINATO le tutele dei diritti umani, libertà e dignità personali, e – dopo le critiche – non è ancora chiaro se ci sia l’intenzione di ripristinarle;

    L’articolo 43, par. 4, delle proposte di modifica del RSI prevede che l’OMS possa imporre o vietare l’uso di certi farmaci o altre misure in una pandemia, e che le sue “raccomandazioni” diventano vincolanti.

    Va sottolineato il fatto che l’OMS, oggigiorno, è una struttura che beneficia di finanziamenti “misti”, provenienti sia da attori “pubblici” (i governi…), sia da organizzazioni private.

    Da un lato i finanziamenti degli Stati sono tra loro disomogenei, con alcuni paesi che contribuiscono molto più di altri; dall’altro i cosiddetti “benefattori” privati coincidono per la maggior parte con i titolari di corpose quote azionarie di società e aziende produttrici di farmaci e presidi medici, compresi i vaccini. Questa commistione di interessi pubblici e privati non garantisce la necessaria neutralità nelle decisioni di questa organizzazione internazionale: l’OMS, in definitiva, non può essere considerato, allo stato attuale, un’istituzione super partes.

    In un momento particolare per il nostro paese che vede il Consiglio Grande e Generale dimissionario e il governo in carica per sbrigare l’amministrazione ordinaria, SALUTE ATTIVA, analogamente a quanto dichiarato dal ministro della Salute Italiano,  chiede alle istituzioni, ognuna per la parte di competenza, di non aderire al cosiddetto Trattato Pandemico né a modifiche ai Regolamenti Sanitari Internazionali (attenendosi a quelli in vigore dal 2005).

    ————————-

    Associazione SALUTE ATTIVA