In un precedente articolo di fine giugno avevo argomentato sul nostro personaggio ma ora la stretta attualità mi impone di intervenire di nuovo.
Sm tv è un asset fondamentale del tanto declamato, a parole ma non nei fatti, sistema paese, un valore aggiunto di elevate potenzialità che annovera un’eccellente redazione giornalistica e uno straordinario apparato tecnico-produttivo.
Purtroppo dal 9 novembre 2012 Direttore Generale è Carlo Romeo, l’uomo che aveva promesso una tv che avrebbe stupito.
Nel mese di gennaio 2013 sottolineò che andava statuita una regolamentazione dell’informazione, un interessante considerazione da parte di una persona che non è giornalista professionista e pretende di assurgersi ad esperto in materia.
Ha certamente stupito… in peggio: una letale overdose di editoriali, l’utilizzo di frasialtrui, il taglio di programmi competitivi come Lato B che era seguito in tutta la penisola.
Infine la perla della sua collezione il veemente attacco contro il Consigliere Luca Lazzari, Membro del Consiglio Grande e Generale, il Parlamento dell’Antica Repubblica, un rappresentante eletto dai cittadini che sono gli intestatari unici della locazione della democrazia.
L’esperto velista, almeno a parere suo, ha quasi affondato la barca di Sm Tv, depauperando un patrimonio che appartiene a tutti i sammarinesi.
Ha assunto un atteggiamento fuori bordo perché l’attuale governo indaffarato nella realizzazione del bene comune si attacca alle poltrone come i naufraghi alle zattere, il Cda della Rai, Tarantola e Gubitosi in primis, sono in scadenza di mandato e compiono l’ultima traversata a velocità di crociera, le nomine intanto impazzano ai piani alti di Viale Mazzini come il vento sulle vele.
L’epopea genziana non è avulsa dal ricorso allo spoils system poiché il Palazzo da sempre considera la televisione pubblica soggetto a sovranità limitata.
Mauro Mazza, amico di Romeo, è stato sostituito con Carlo Paris alla direzione di Raisport, e anche il velino di regime Mario Orfeo traballa sulla poltrona del Tg1.
L’uomo che sussurra alle telecamere è conscio che la regata è persa ma cerca almeno una virata allo scopo di passare alla storia .
Peccato che la leggenda metropolitana dell’accordo con la Sipra sia tale, essendo opera dell’alacre e pervicace azione dell’ex Segretario di Stato Matteo Fiorini che oltre a combattere con la burocraziaministeriale dell’Urbe ha dovuto affrontare un nemico invisibile e spietato, il male fisico.
Il grande skipper Paul Cayard si inchinò dinnanzi a Luna Rossa, il megadirettore al contrario non mollail timone e procede a tutta forza, dimostrando di non conoscere la rotta in quanto San Marino è come un fiordo scandinavo bisogna essere in grado di navigare a vista.
Scruta un orizzonte che è definito, presto dovrà gettare l’ancora, altri, forse Marco Ravaglioli ex corrispondente del Tg1 da Madrid e Parigi, cognato di Giulio Andreotti, ascenderanno il Titano e isseranno il vessillo sul pennone del Kursaal.
Salvatore Occhiuto