San Marino. Sammarinese picchia un altro sammarinese al P6 perchè con la sua auto gli impedisce di parcheggiare. Condannato a 7 mesi di prigionia per lesioni personali – PRIMA PARTE

Il fatto è successo nel 2017 ma solo ultimamente si è avuta la sentenza di condanna di primo grado.

Veniamo ai fatti descritti nella sentenza di primo grado.

”Fatti commessi in San Marino, l’11 luglio 2017. Con querela in data 31 luglio 2021 il SAMMARINESE2 rappresentava che dopo aver avuto un diverbio con il conducente di un veicolo – SAMMARINESE1 (“iniziava a gesticolare dall’interno della sua auto e proferire delle parole … rivolte nei miei confronti, in quanto appunto ostruivo con la mia auto il passaggio”) il predetto lo aveva aggredito colpendolo con un pugno (“improvvisamente il signore mi si avventava addosso e mi sferrava un violento pugno sul volto, colpendo il mio lato sinistro”).

Dava atto che sul posto era presente “una signora che riferiva al gendarme di aver assistito all’aggressione”.

Sentita dalla Gendarmeria, SAMMARINESE3 (aff. 12-13) rappresentava che mentre si trovava all’interno del parcheggio “6” di San Marino Città, aveva visto il conducente di un veicolo colpire con un pugno il conducente di un veicolo bianco che stava ostruendo il passaggio (“vedevo che improvvisamente il conducente della macchina in entrata .. sferrava con violenza un pugno al volto … del conducente della macchina ferma … dopo averlo colpito lo strattonava facendolo sbattere contro il tettuccio della sua macchina”). Indicava dunque la targa del veicolo condotto dall’aggressore. Con rapporto in data 1° agosto 2017 (aff. 1-3) la Gendarmeria rappresentava che sulla base delle indicazioni del testimone era riuscita a risalire all’autore del reato (tale SAMMARINESE1) il quale sin da subito aveva ammesso le proprie responsabilità.

Sentito dal Commissario della Legge, SAMMARINESE2 ribadiva di aver ricevuto un pugno al viso da SAMMARINESE1 e di essere andato in ospedale per essere curato del grave danno subito (aff. 36-39). Interrogato dalla Gendarmeria (aff.59-6 1) SAMMARINESE1 dichiarava che quel giorno, non riuscendo a entrare con la sua auto nel parcheggio per la presenza sul posto di un’autovettura ferma sull’uscita del piazzale, dopo aver fatto un gesto di impazienza per poter passare il conducente del veicolo fermo oltre a non spostarsi lo aveva anche offeso. Spiegava dunque di aver reagito all’offesa e di aver colpito SAMMARINESE2 con un pugno.

In data 6 giugno 2019 veniva instaurato il contraddittorio tra le parti in relazione all’eventuale superamento del termine di cui all’art.6, com. 2, della legge 93/2008.

Il 2 luglio 2019 il difensore del SAMMARINESE1 chiedeva l’archiviazione del procedimento stante la decorrenza del termine per concludere l’istruttoria.

In data 1° agosto 2019 il Procuratore del Fisco esprimeva parere favorevole all’archiviazione del procedimento.

In data 12 dicembre 2019 il difensore della SAMMARINESE2 chiedeva di valutare il contenuto del fascicolo alla luce della sentenza n.12 del 20 novembre 2019 emessa dal Collegio Garante. In seguito all’avocazione del fascicolo da parte del Dirigente, il fascicolo veniva assegnato ad altro Giudice Inquirente che il 22 aprile 2021 disponeva il rinvio a giudizio di SAMMARINESE1.

Durante il processo veniva respinta l’istanza istruttoria relativa all’esame dei militari intervenuti successivamente.

Di seguito venivano sentiti la testimone SAMMARINESE3 e la persona offesa SAMMARINESE2.

In particolare il testimone SAMMARINESE3 ricordava di aver visto SAMMARINESE1 sferrare un pugno, nei confronti di SAMMARINESE2, senza alcun motivo (il testimone: “poco tempo vedo il signore passarmi cioè di fianco, quindi sulla sinistra avvicinarsi al signore e sferrare questo cazzotto in faccia al signor SAMMARINESE2“,

domanda: “ma così, improvvisamente?“, testimone: “così improvvisamente … mi sono vista il signore passare di fianco, quindi probabilmente presumo che sia un po’ entrato nel parcheggio, da dietro avvicinarsi al signore e sferrare proprio dal basso questo cazzotto e l’ha colpito in questa parte qua. E poi l’ha sbattuto … adesso non me lo ricordo esattamente, adesso ripeto sono passati quattro anni … se devo dirle che mi ricordo delle gran… agitazioni di mano, delle gran parole uscire… ma non le potevo sentire, ma io non ho visto dei gesti particolarmente…in questo momento non me li ricordo. Se l’ho dichiarato, probabilmente quella volta li avrò visti … Il pugno e poi l’ha preso e l’ha sbattuto fortemente contro il tettuccio della macchina. Non gli ha dato solo il pugno, l’ha preso e l’ha sbattuto contro … proprio contro il tettuccio. Perché lui era in piedi, questo me lo ricordo cioè che c’era questo tettuccio appoggiato ed ha sbattuto 2-3 volte insomma“).

SAMMARINESE2, dopo aver prodotto le immagini riguardanti il suo volto tumefatto dopo l’aggressione, riferiva di non essere stato risarcito. Ricordava poi come si erano svolti i fatti (“lascio i bagagli lì, quando vado dentro la macchina c’era questo signore che mi suonava, mi suonava… si sentiva dentro la macchina ed allora mi sono girato e dico: <aspetta che vado via>. E continuavo a sentire e a fare i gesti dentro la macchina e a suonare il clacson. In quel momento lì per non discutere e niente, c’era la mia sorella con la mia…con la mia figlia dietro, ho detto non vado a litigare, mi sono girato così, scusa la parola, ho detto: <vaffanculo> E mi sono girato per entrare dentro la macchina, niente di più. Allora quando apro la porta per entrare nella macchina, immediatamente ho sentito il colpo, io non ho visto neanche arrivare, ho sentito questo colpo in testa che mi ha buttato sulla macchina, quando mi giro così c’era questo signore che mi voleva dare un altro pugno. Allora sono uscito a prendere la macchina e gli dico: <basta!> Ed invece lui mi continuava a ripetere: <a chi l’hai detto, a chi l’hai detto, a chi l’hai detto?> In quel momento lì è arrivato un altro signore che non so chi era e gli ha detto: dai, basta. E lui lì si è fermato. Ed allora io gli ho detto: <adesso vado a denunciarti> … ho cominciato a vomitare con il sangue, a venirmi sangue dal naso”).

Di seguito ribadiva di non aver provocato in alcun modo SAMMARINESE1 (“io non mi sono mai avvicinato a lui né l’ho provocato né gli ho detto niente, io mi sono girato e gli ho detto: vaffa…nculo! Per non litigare, c’era mia figlia con la mia sorella dietro … si vede che lui mi ha sentito, ma io non ce l’ho detto ne…in una forma di provocarlo…(inc.) perché io mi so…quando gliel’ho detto già mi giravo, non è che sono andato avanti alla sua macchina, gli ho cominciato ad urlare o a dirgli qualcosa, io con lui non ho avuto nessun contatto, non l’ho provocato neanche, io mi sono girato ed ho…una forma di dire per dire vado…vado…vado via. E…e quando ero girato…perché lui mi ha dato il pugno di dietro, io non l’ho visto a lui”).

Infine il difensore di SAMMARINESE1 dava atto che il suo assistito intendeva richiamare le dichiarazione rese nel corso dell’istruttoria.”

FINE PRIMA PARTE