San Marino. Un sammarinese sul tetto del mondo di Google. Il prestigioso premio, vinto dal ricercatore Federico Tombari, ammonta a 74mila dollari.

Tombari“Mi auguro di poter mettere a disposizione le mie competenze per l’accrescimento culturale ed economico della Repubblica, in particolare nell’ambito dello sviluppo delle tecnologie digitali e informatiche”.

Un giovane ricercatore sammarinese sul tetto del mondo di Google. Federico Tombari (classe 1981), si e? aggiudicato quest’anno il Google Faculty Research Award, un premio assegnato da Google per supportare la ricerca scientifica nelle discipline inerenti alle nuove tecnologie digitali e informatiche. Il premio viene assegnato a ricercatori e professori universitari la cui attivita? di ricerca sia ritenuta particolarmente interessante e innovativa: la selezione viene effettuata sia sulla base sia del profilo del ricercatore (pubblicazioni, esperienza pregressa, …), sia di una sua proposta di attivita? di ricerca.

Il premio e? un finanziamento in denaro (fino a un massimo di 150’000$) che il vincitore puo? utilizzare per finanziare assegnisti di ricerca e studenti di dottorato, acquistare strumentazione e coprire i costi legati alla disseminazione dei risultati (spese di pubblicazione di articoli, viaggi a conferenze, …). “L’ammontare del premio, che mi onora tantissimo, nel mio caso – sottolinea Tombari – e? di 74mila dollari”.

Ogni vincitore viene affiancato da un team di ricercatori di Google in modo da favorire la nascita di collaborazioni scientifiche. Poiche? il mio tema di ricerca riguarda gli aspetti applicativi della robotica e dell’intelligenza artificiale, sono stato affiancato ad uno dei migliori team della divisione di Google Robotics, nata recentemente.

Come espressamente indicato da Google, il premio ambisce a supportare “the work of world-class full-time faculty members at top universities around the world”. Per questo motivo, il premio mi onora particolarmente, in quanto molto ambito: la qualita? dei progetti e? elevata, la selezione e? molto attenta, e ci si trova a competere con i grandi nomi delle migliori universita? del mondo.

Il titolo della proposta, con la quale Tombari si e? aggiudicato il prestigioso premio di Google, e? “Real-time 3D Object Detection and Tracking”, che tratta di riconoscimento e tracciamento di oggetti in tempo reale tramite elaborazione di dati da sensori 3D. Alcune applicazioni che potranno essere sviluppate a partire da questa tecnologia riguardano la robotica industriale avanzata (pick&place), la realta? aumentata da dispositivi mobile, il riconoscimento ostacoli per la guida autonoma di veicoli, la creazione di assistenti robotici per persone anziane e con disabilita?.

Chi e? Federico Tombari

Federico Tombari, nato e cresciuto a San Marino, e? attualmente ricercatore e docente presso il Dipartimento di Informatica dell’Universita? di Bologna, dopo aver conseguito il dottorato in Ingegneria Informatica nel 2009 e la Laurea Specialistica in Ingegneria delle Telecomunicazioni nel 2005. Inoltre, da settembre 2014 e? Guest Professor presso l’Institut fu?r informatik della Technical University of Munich (Germania), dove svolge attivita? di insegnamento accademico, supervisione di studenti di dottorato e collaborazione con aziende su progetti di ricerca industriali.

Dal 2005 si occupa di visione artificiale, percezione robotica e machine learning, con piu? di 70 pubblicazioni scientifiche all’attivo che includono le conferenze e le riviste a piu? alto Impact Factor del settore. Dal 2012 fa parte di Open Perception, fondazione con sede in Silicon Valley, che supporta Point Cloud Library (PCL), software open source per la visione artificiale 3D. In passato ha avuto esperienze di studio e ricerca in Australia e California.

Nel 2014 ha organizzato un evento di incontro presso l’Universita? di San Marino per riunire i sammarinesi impegnati in attivita? accademiche a San Marino e all’estero (denominato SGRASS): “Al momento – spiega Tombari – non ho collaborazioni attive con l’universita? di San Marino, principalmente per via del fatto che non ci sono corsi
o gruppi di ricerca nel settore delle discipline informatiche”.

Allo stesso tempo, pero?, – conclude il giovane ricercatore sammarinese – “mi auguro che ci sia occasione in futuro di poter mettere a disposizione le mie competenze per l’accrescimento culturale ed economico della Repubblica, in particolare nell’ambito dello sviluppo delle tecnologie digitali e informatiche”.

Francesco De Luigi, La Tribuna