San Marino. Sammarinesi occhio al portafoglio! L’ombra della doppia tassazione

In nome dell’equità si è perseguita la strada di voler estendere la patrimoniale ai beni immobiliari e mobiliari detenuti all’estero. Il che sfocerà di fatto in una doppia tassazione e lungi dal poter essere considerato un Paese attrattivo,
San Marino diventerà inviso agli investitori.

E’ stata presentata ieri dal Segretario Celli la bozza del documento sulla patrimoniale che già il prossimo trenta aprile dovrà essere approvato sotto forma di decreto. Un provvedimento finalizzato a portare nelle casse dello Stato circa 18 milioni che i cittadini saranno chiamati a pagare e che li colpirà duramente.

Ad essere colpiti saranno come nel 2012 gli immobili con modalità più o meno simili, visto che saranno le stesse le aliquote e che sarà mantenuta la detrazione dei 350euro per le unità immobiliari dove risulti fissata la residenza anagrafica di un nucleo familiare.

Ciò che cambierà è il peso che questa edizione della patrimoniale avrà sui contribuenti considerato che si andranno a tassare anche le unità immobiliari che i sammarinesi detengono all’estero con un’aliquota del 4 per mille rispetto al valore catastale.

Vale a dire che oltre a pagare l’Imu ad esempio in Italia il proprietario sammarinese di una casa detenuta fuori San Marino sarà tenuto a pagare anche la patrimoniale. Il commento a caldo del Consigliere Alessandro Mancini è stato “un ulteriore provvedimento che alimenta la recessione economica ed aumenta la sfiducia nel sistema San Marino.

Non solo si mettono le mani nelle tasche dei sammarinesi tassando la prima casa, ma si vanno a tassare patrimoni sia mobiliari che immobiliari già tassati nel Paese di origine , siamo di fronte ad una doppia tassazione , che avrà forti ripercussioni su chi ha deciso di trasferirsi nel nostro Paese, ma soprattutto da chi ci stava osservando.

Un provvedimento in netto contrasto con quanto annunciato pochi giorni fa dal segretario Zafferani in ambito di liberalizzazioni e incentivi”.

Dello stesso tono più o meno sono stati tutti gli interventi, Francesca Busignani, Presidente Ucs ha detto “Ucs valuterà il documento col proprio esperto di riferimento, dr Antonio Valentini, per potersi addentrare nei tecnicismi dello stesso.Riteniamo in ogni caso che sia un provvedimento che, oltre a fare cassa per lo Stato al solo fine di chiudere parte del buco di bilancio, non ha sicuramente in un’ottica prospettica, nessuna ricaduta positiva nei consumatori; ne mina anzi ulteriormente il potere d’acquisto e la fiducia nel sistema paese. Abbiamo chiesto al Governo che tenga conto delle n/s osservazioni, alla luce del fatto che, essendoci in essere altre iniziative legislative che gravano sul consumatore, non vorremmo che a fronte di entrate mediamente veloci, non si vada poi a impoverire il sistema paese nel futuro creando una recessione sistemica”.

L’imposta patrimoniale colpirà poi i valori mobiliari e impatterà nella misura del 5 per mille sulle attività finanziarie come depositi bancari e polizze assicurative detenute all’estero. Nella stessa misura l’imposta patrimoniale colpirà la raccolta indiretta a San Marino ‘risparmiando’, almeno per il momento quella diretta. La RepubblicaSM