San Marino. “San Marino continua a piacere alle mafie” intervista a Salvatore Calleri (Caponnetto) su Repubblica Sm

La cronaca degli ultimi tempi ha fatto tornare di attualità un tema sul quale non andrebbe mai abbassata la guardia, quello delle infiltrazioni mafiose.
Da tempo San Marino collabora per la lotta alle mafie con la Fondazione Caponnetto che ha dato un importante contributo soprattutto in termini di monitoraggio. Abbiamo così sentito il suo Presidente, Salvatore Calleri (nella foto qui a fianco assieme al pm Antimafia Cesare Sirignano al 23°Vertice Internazionale Antimafia, ndr).

Qual è la situazione sulle infiltrazioni mafiose a San Marino?
“San Marino continua a piacere alle organizzazioni criminali italiane ed estere anche se rispetto al passato recente i rischi che il Titano corre sono diversi. Oggi bisogna stare attenti al fatto che dopo anni di crisi economica possano entrare soggetti criminali di altro tipo in grado di poter occupare ampi settori economici mettendo a rischio lo Stato. Tale rischio ovviamente non riguarda solo il Titano ma in generale tutti i piccoli stati europei. E’ solo un rischio ma va tenuta alta la guardia”.

Secondo lei anche alla luce dei recenti fatti di cronaca nell’ultimo anno la situazione è peggiorata?
“La situazione direi che non è peggiorata ma nemmeno migliorata. Sento inoltre un abbassamento della guardia nella cosiddetta società civile. Si affronta meno il problema”.

Si sta facendo abbastanza a San Marino per combattere la criminalità e le infiltrazioni mafiose?
“Sono sul vostro territorio ad analizzare la situazione da oramai circa 12 anni e sono stati fatti passi avanti nella normativa e nel contrasto con numerose operazioni in tal senso. Detto questo si deve fare molto di più e siamo ancora a metà cammino. La linea da seguire rimane sempre quella tracciata da Vigna nel suo pacchetto preparato dalla Fondazione Caponnetto alcuni anni fa”.
Che idea si è fatto della situazione che è all’interno del Tribunale di San Marino?
“Sinceramente non me ne sono fatta una. Detto questo fino ad oggi ho trovato una magistratura sensibile alle tematiche antimafia ed in un paese OCSE questa regola è una regola basilare”.

Come ci vedono oggi dall’Italia? Siamo un partner credibile?
“Oggi sicuramente San Marino è vista meglio rispetto al passato… Ma detto questo a peggiorare si fa sempre in tempo. Ripeto quanto detto prima, ossia che c’è la necessità di non abbassare la guardia. Se i passi avanti continueranno, la credibilità di San Marino rimarrà inalterata”.

Quali saranno i prossimi impegni su San Marino della Fondazione Caponnetto?
“Nel 2018 all’interno del progetto di crowfunding ‘Tutte le mafie del Mediterraneo’ verranno trattate le situazioni di Malta, Svizzera e San Marino. Quindi saremo presenti in modo diverso ma altrettanto interessante”.

Può fare una previsione sulle elezioni politiche e su quali potrebbero essere le ripercussioni sui rapporti con San Marino?
“Impossibile fare previsioni. Al momento i sondaggi prevedono la mancanza di qualsivoglia maggioranza”.

L’apertura agli arabi ai qual è stata data la possibilità di fare grossi investimenti a San Marino come viene percepita in Italia?
“Avere degli investimenti che provengono dall’estero di per sè è una cosa neutrale, dipende da chi sono gli investitori. Se sono sani ovviamente è un fatto positivo. Se non lo sono, la situazione potrebbe al contrario danneggiare il Titano. Detto questo bisognerebbe dotare San Marino di strumenti di due diligence avanzati affinché non si corrano rischi. Il pacchetto Vigna prevedeva tali tipi di controllo”. (o. m.)

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