Un’estratto di quanto detto dal Consigliere Luigi Mazza, PDCS, durante il dibattito alla Conferenza programmatica della Democrazia Cristiana, che si è svolta al Centro Congressi Kursaal nei giorni
Consigliere Luigi Mazza, Democrazia Cristiana Sammarinese: ”Cosa si farà nei prossimi setti mesi per rilanciare l’economia? Primo non si può parlare di referendum? Si bisogna parlare di referendum! Noi abbiamo detto di si al Polo della Moda per due condizioni primarie, e cioè che l’occupazione fosse fatta verso i sammarinesi e che le imprese necessarie per costruirlo fossero sammarinesi fatte da locali. Allora che si faccia già l’accordo, e non dopo il referendum ma prima del referendum, in modo che si faccia il referendum con accordi già fatti. Troviamo quegli accordi che il sindacato dice che è difficile trovare i questo momento per far si che ci sia la formazione professionale e che ci sia la garanzia che l’occupazione sia occupazione locale. Che si faccia già l’accordo possibile con le imprese locali perchè siano le imprese locali a realizzarle. Perchè allora andiamo al referendum dicendo le cose come sono e non con lo spavento di pensare che nascono pochi di lavoro e verranno da fuori, lavoreranno delle imprese ma lavoreranno da fuori. Il Referendum affrontiamolo con accordi già fatti! E questo si deve fare nei prossimi 60 giorni, dato che il referendum sarà fatto a Maggio. Impegniamo gli imprenditori a dire, come ha chiesto il sindacato in questi giorni, come saranno i programmi di formazione professionale? Quali saranno le persone che verranno occupate? Chiediamo al General Contractor o a chi farà le opere incontrate le nostre imprese e i nostri artigiani adesso! Fissate gli incontri! Cerchiamo di far capire in campagna referendaria che se emerge un messaggio che da noi non si vogliono investimenti sarà ancora più difficile trovarlo in futuro! Eppoi la gente voti sapendo come stanno le cose, con il pro ed il contro e non con i sospetti. Per il Polo della moda bisogna fare presto perchè anche se è vero che hanno 100.000 milioni pronti per essere investiti i Borletti e noi abbiamo anche un’ottima fiscalita, bisogna far presto perchè le sirene esterne sono forti.”