Le centinaia di lanterne che ieri sera si sono alzate dal ciglio del Monte Titano come tanti desideri di pace per la terra di Gaza, possono e devono essere l’inizio di qualcosa di importante.
Per troppo tempo i cittadini della più antica Terra di libertà hanno rivolto la propria attenzione principalmente a problemi di corruzione, di clientelismo, di truffe e affarismo. Lo hanno fatto, scordandosi di quelle caratteristiche che hanno reso grande del mondo questo piccolo lembo di terra, fra cui spiccano neutralità e ricerca della pace.
Serve una nuova consapevolezza, da parte dei cittadini, nei confronti della grande autorità che il nostro piccolo Paese dalla grande storia può avere quando si parla di risoluzione pacifica dei conflitti e di autodeterminazione dei Popoli.
Valori che fanno parte del nostro DNA come di pochi altri Paesi al mondo. San Marino, al centro di un Europa spesso divisa in politica estera da interessi economici contrastanti, può giocare un ruolo importante nei consessi internazionali in cui vale al pari degli altri Paesi, ma in cui può giocare appunto una carta in più, quella della sua storia di neutralità.
Dalla condanna dei crimini di guerra contro la popolazione civile deve rinascere in noi questa consapevolezza, che ci spinga a chiedere a gran voce che il nostro Paese si ponga in maniera attiva, anche come luogo fisico neutrale, per la risoluzione dei conflitti.
La più antica Repubblica del mondo ha tanto da dire quando si parla di ricerca della Pace e in tempi bui come questo, in cui il Mediterraneo è spazzato ai suoi quattro angoli da venti di guerra che fanno strage di bambini, donne e uomini innocenti, ha il dovere morale di farlo.
Luca Santolini
Civico10