Rispetto della natura e ritmi meno frenetici: sono due dei valori legati alla filosofia ‘bio’. A San Marino gli agricoltori e gli allevatori che la seguono sono ancora pochi, ma aumenta il numero di quelli che vogliono riconvertire le loro imprese.
Non c’è dubbio: questi sono gli anni del biologico. Cibo, carne, cosmetici, in ogni prodotto la sigla ‘bio’ sembra infondere nel consumatore un senso di tranquillità e salute e richiama a quel ‘ritorno alla terra’ oggi tanto sognato. A San Marino si è ancora all’anno zero del biologico: in Repubblica, secondo dati Ugraa (Ufficio gestione risorse ambientali ed agricole), sono solo 2 le aziende agricole biologiche.
Ma qualcosa si sta muovendo, perché una 40ina di agricoltori sammarinesi hanno espresso interesse nel convertire le loro imprese nella nuova filosofia di rispetto della natura. Il prossimo passo sarà quello di aggiornare l’attuale normativa sul biologico datata 1991.
Tra gli imprenditori interessati al nuovo trend c’è Pino Guidi. La sua azienda, nella quale si allevano ovini e bovini, ha già eliminato i concimi chimici per coltivare olivi e per produrre mangimi. Guidi ha chiesto al Consorzio Terra di San Marino di diventare azienda pilota per il bio.
SMTV