San Marino. Sanità alle prese con pesanti problemi: dimissioni del primario di pediatria e Chiesanuova senza medico di base da settembre … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

Non c’è pace nella sanità pubblica sammarinese… Se l’eredità ricevuta dal nuovo vertice della Segreteria alla Sanità, Mariella Mularoni (PDCS) è pesante, a diversi mesi dall’avvicendamento con il predecessore Roberto Ciavatta (Rete) non sembra cambiare sostanzialmente la musica. I problemi restano e si ripercuotono sulla qualità del servizio e, quindi, sull’utenza.

Lo scorso settembre -ma la notizia ci è giunta solo oggi- la “condotta” di Chiesanuova, che fa capo al Centro di Murata, ha perso il suo medico di base, il dott. Capicchioni, che ha lasciato il suo incarico per passare in “specialità” e, ad oggi, l’ISS non è ancora riuscita a incaricare un sostituto, con l’immaginabile disagio per tutta la popolazione di quel castello decentrato.

Da indiscrezioni si apprende che il prossimo primo dicembre un nuovo medico potrebbe arrivare al Centro di Murata e, quindi, venire immediatamente incaricato della condotta in Chiesanuova. Indiscrezioni che, poi, verificate direttamente all’ISS, hanno nel pomeriggio trovato conferma: dal primo dicembre entrerà in servizio il nuovo medico di base a cui verranno affidati i cittadini di Chiesanuova. Ma non solo, nel prossimo febbraio ne entrerà in servizio anche un secondo, per rafforzare la medicina di base ed evitare altre situazioni come quella, incresciosa, subita dai residenti di Chiesanuova in questi due mesi e mezzo.

Intanto, sembra vicuna all’epilogo la “querelle” che vedrebbe sul piede di guerra il Primario del reparto di Pediatria dell’Ospedale di Stato, la Dott.ssa Laura Viola, la quale avrebbe presentato, nei giorni scorsi, le sue dimissioni al Comitato Esecutivo dell’ISS.

L’ennesima problematica ha fondamenta nell’agosto scorso, quando la stessa dirigente ospedaliera aveva manifestato la sua intenzione di abbandonare l’incarico (leggi qui), seppure poi -a mezzo San Marino RTV- tentò di ridimensionare notevolmente la portata della sua azione, arrivando quasi a smentire quanto preannunciato su queste pagine elettroniche (leggi qui).

Se vengono meno le condizioni per lavorare – affermò a RTV la Dott.ssa Viola- è normale che uno ci pensi, ma non è il mio caso. Tutto il comitato esecutivo e la Segreteria di Stato stanno collaborando per risolvere il problema della carenza di organico. Dunque non c’è nessun pensiero di fuga”. Il tempo, si sa, è galantuomo… Ma tant’è, per la qualità del servizio sanitario pubblico sammarinese, per l’interesse dell’utenza della sanità pubblica sammarinese, avrei quasi preferito di aver commesso un errore io nel rendere pubblica una ennesima problematica che si preannunciava per i sammarinesi.

Come al solito, però, così non è stato: evidentemente, viste le ultimissime indiscrezioni raccolte da fonti interne alla politica e all’ISS (attendibili ma pur sempre indiscrezioni), la “trattativa” fra la Segreteria di Stato alla Sanità e la guida del reparto di Pediatria (un reparto quanto mai importante perchè a tutela della salute dei più piccoli) non avrebbe dato i suoi frutti e, nei giorni scorsi, la Dottoressa Laura Viola avrebbe formalizzato le sue dimissioni, trovandosele, però, respinte dal Comitato Esecutivo. Ora non resta che attendere eventuali ed ulteriori mosse della Dottoressa per capire se il delicato reparto ospedaliero resterà o meno senza il suo Primario.

Alla base di questa drastica decisione, come se fosse una sorta di goccia che fa traboccare il vaso, ci sarebbe (la fonte è politica, di opposizione) il possibile reinserimento in Pediatria di inserire due addetti che, mesi fa, se ne erano andati perchè in aperto contrasto con la stessa Dott.ssa Viola. Una “goccia” che va ad unirsi al bicchiere già traboccante delle vecchie problematiche a suo tempo evidenziate, prima fra tutte la carenza del personale medico.

Dunque, chi si attendeva che come per magia, con un colpo di bacchetta magica, con il solo cambio di vertice alla guida della Segreteria di Stato competente, la sanità potesse tornare a standard qualitativi di servizio degni di un Paese come San Marino e superare in un battibaleno le annose problematiche inaspritesi nell’ultimo decennio, è ovviamente andato deluso. Le problematiche sono annose e in taluni casi (ad esempio le penalizzazioni previdenziali che impediscono al Titano di “reclutare” medici nella vicina Italia) croniche.

Qualcosa, in questi pochi mesi della nuova “era-Mularoni”, è stato fatto (mi attendevo di più e molto più radicale, almeno sulla riorganizzazione dei vertici, cominciando dal Direttore Generale), ma tanto resta da fare. E, se è vero che in tre mesi non si possono risolvere i problemi di un decennio di gestione politica sanitaria non positiva, è altrettanto vero che i sammarinesi meritano al più presto di ritrovare una sanità pubblica efficiente e a misura di utenza… Ricordo “l’invidia” italiana per il sistema sanitario sammarinese di decenni addietro, efficientissimo e sensibilissimo al punto da concedere gratuitamente, ai sammarinesi, anche i medicinali da banco come l’Aspirina…. Ricordi che, oggi, inaspriscono ancora di più la percezione di inefficienza del sistema sanitario pubblico sammarinese.

Enrico Lazzari