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  • San Marino. Sanità, caro bollette, debito pubblico, metodo politico: i temi caldi del Consiglio … di Alberto Forcellini

    Sanità, caro bollette, debito pubblico, metodo politico. Sono gli argomenti clou che tengono banco nel comma comunicazioni della prima seduta consiliare del nuovo anno.

    Sanità: è l’argomento principe verso cui viene puntato il dito. Facile farlo nel momento in cui la progressione pandemica ha una crescita esponenziale e ogni giorno bisogna correre dietro al numero incontenibile dei contagi, dei tamponi, dei guariti e, da qualche giorno, alla positività dei bambini, ormai tantissimi. Ma dentro l’ospedale crescono anche i commenti di coloro che rimpiangono i tempi della Bruschi. Se ci fosse stata lei, sarebbe stato tutto meglio, dicono. In ciò riconoscendo la sua capacità organizzativa e di prevedere le emergenze. Eppure, alla vigilia dell’arrivo del nuovo direttore generale e, presumibilmente, di un cambio dell’intero Comitato Esecutivo, si concentrano gli attacchi verso la Bruschi. Addirittura con l’ipotesi di denunce in tribunale per presunti comportamenti scorretti.

    Ciò dimostra, purtroppo, che le attenzioni sono solo sulle logiche politiche e non sulla gestione dell’emergenza. Che tocca all’ISS e non alla politica. Ci sono ancora giorni duri che ci aspettano, anche perché il picco si avrà solo entro la fine del mese di gennaio e solo dopo, a parere degli esperti, si può sperare nell’appiattimento della curva. È anche per questo che molti cittadini rimpiangono la mancata introduzione dell’obbligo vaccinale, che avrebbe reso tutti liberi. Tuttavia, se ci sono critiche alle semplici restrizioni appena introdotte, figuriamoci cosa sarebbe successo con l’obbligo. Avremmo avuto il tribunale intasato dalle denunce…

    Le bollette. I rincari partono dai consumi di gennaio e arriveranno a toccare mediamente i 350 all’anno per ogni famiglia, considerando 100 euro in più per la luce e 250 per il gas. È un dramma che attanaglia tutti i Paesi europei e che è intimamente legato alle dinamiche inflattive. Quindi sono destinati ad aumentare anche i prezzi dei generi di consumo. Il Segretario Lonfernini ha annunciato in aula che sono allo studio le misure per calmierare i rincari a carico di famiglie e imprese. In ogni caso, anche su questo fronte si annunciano tempi difficili, soprattutto per le famiglie a basso reddito, pertanto un intervento a più ampio spettro potrebbe rivelarsi assai opportuno. In prospettiva, sarà necessario reimpostare il programma di approvvigionamento delle risorse, orientare il paese verso fonti alternative e favorire la transizione ecologica.

    Il debito pubblico. È un tema molto gettonato dalle forze politiche e, forse, poco presente nelle attenzioni dei cittadini. Al di là degli strali che arrivano ogni giorno da parte delle forze di opposizione, c’è un aspetto del quale non parla mai nessuno. Ovvero, del fatto che questo governo si è trovato: 1) a dover pagare i debiti lasciati dal passato governo e dagli altri; 2) a risarcire i danni causati dagli errori del passato (a volte recenti, a volte risalenti anche a 30 anni fa); 3) a garantire i risparmi di quelli che sono stati truffati dalle banche andate in fallimento; 4) a dare risposte a quanti hanno perso il loro posto di lavoro nelle banche chiuse; 5) a correre dietro ai ritardi accumulati in passato. Non si tratta di trovare delle giustificazioni, ma di prendere atto di quanto accade.

    Detto ciò, il Segretario Gatti ha annunciato la prossima emissione di obbligazioni destinate esclusivamente al mercato interno. Inoltre, che si sta lavorando alla riforma dell’Igr, le cui linee guida dovrebbero essere illustrate in commissione già a febbraio. La legge dovrebbe arrivare entro l’estate, con la consapevolezza di quanto potrebbe portare in termini di introiti all’interno del bilancio.

    Il metodo. È un altro di quegli argomenti su cui la politica si sofferma ad ogni piè sospinto: manca il confronto; confronto all’ultimo minuto; non siamo stati invitati. Democrazia è partecipazione, quindi se qualcuno non partecipa agli incontri, come peraltro accade, poi non può recriminare. C’è una verifica di maggioranza in corso ormai dalla scorsa estate ed è in quella sede che vanno sciolti eventuali nodi politici. Tutto il resto è demandato ad incontri tecnici tra i gruppi, con la organizzazioni sindacali e di categoria, che si susseguono senza soluzione di continuità. Così raccontano politici super impegnati e sempre senza fiato per correre da una riunione all’altra. Quindi, di cosa si sta parlando?

    Altra critica è sulle decisioni prese nelle segrete stanze. Non si capisce di quali decisioni si stia parlando, visto che i giornali fanno a gara a pubblicare tutte le disposizioni più segrete. A questo punto, ai cittadini piacerebbe davvero capire che cosa intendono i politici quando impongono questioni di metodo. È un altro modo per fare melina?

    a/f